Ucraina: da Roma il 'piano Marshall' per Kiev, 200 accordi per oltre 10 miliardi di euro - Zelensky, 'grato all'Italia per Conferenza ricostruzione' - Affaritaliani.it

Esteri

Ultimo aggiornamento: 10:16

Ucraina: da Roma il 'piano Marshall' per Kiev, 200 accordi per oltre 10 miliardi di euro - Zelensky, 'grato all'Italia per Conferenza ricostruzione'

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sottolineato l'importanza di un piano di ripresa simile al piano Marshall, che fu determinante per il rilancio economico dell'Europa dopo la Seconda guerra mondiale

di Redazione

Ucraina: Zelensky, 'grato all'Italia per Conferenza ricostruzione'

''Siamo grati all'Italia per aver ospitato la Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina 2025''. Lo ha scritto su 'X' il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando di ''livello alto'' e sottolineando che all'evento hanno partecipato ''oltre 30 Paesi, centinaia di aziende da tutto il mondo, leader politici e della società civile''.

Durante la giornata, ha scritto Zelensky, sono stati firmati ''oltre 200 accordi diversi per un totale di oltre 10 miliardi di euro. Un nuovo pacchetto di sostegno europeo di oltre 2 miliardi di euro. Un programma finlandese di oltre 300 milioni di euro, destinato alla ripresa. Un pacchetto dai Paesi Bassi di 300 milioni di euro. La Germania si è dichiarata disponibile a contribuire all'acquisto di un ulteriore sistema Patriot''. Il presidente ucraino ha sottolineato che ''è importante che la conferenza abbia anche evidenziato l'aspetto umanitario della ripresa del nostro Paese, in particolare'' quello della popolazione con ''il recupero fisico, sociale e mentale. Ringraziamo tutti i leader e i partecipanti alla Conferenza per l'attenzione rivolta all'Ucraina, ai bisogni del nostro popolo e alla nostra responsabilità condivisa di fare tutto il possibile per proteggere la vita. Continuiamo a lavorare per una vera pace, sicurezza e ripresa. Siamo grati a tutti coloro che oggi sono al fianco dell'Ucraina''.

Ucraina: da Roma il 'piano Marshall' per Kiev, 200 accordi per oltre 10 miliardi di euro

Con oltre 200 accordi firmati per un valore di oltre 10 miliardi di euro si è chiuso il primo giorno della Conferenza internazionale per la ripresa dell'Ucraina, che si concluderà domani alla Nuvola dell'Eur a Roma. Presenti oltre 8.300 partecipanti, fra cui un centinaio di delegazioni ufficiali, con 15 capi di Stato e governo e una quarantina di ministri degli Esteri. Hanno preso parte anche una decina di commissari europei, circa 40 organizzazioni internazionali e 2mila rappresentanti di aziende, di cui 500 italiane.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sottolineato l'importanza di un piano di ripresa simile al piano Marshall, che fu determinante per il rilancio economico dell'Europa dopo la Seconda guerra mondiale. "Abbiamo bisogno di un piano coeso e chiaro di ripresa, simile al piano Marshall, perché dopo un'aggressione su larga scala abbiamo bisogno di una ripresa su larga scala. Noi contiamo sull'Italia che sarà molto attiva su questo percorso".

Zelensky ha fatto appello ai suoi alleati, insistendo sulla necessità di mantenere alta la pressione su Mosca. "Le sanzioni stanno funzionando, grazie all'Ue per tutti i pacchetti, ma abbiamo bisogno di dure sanzioni da parte degli Usa. Con questo sanzioni la Russia non avrà un bel futuro". Aggiungendo che "la Russia sta bloccando ogni sforzo di pace e Putin ha respinto tutte le proposte di cessate il fuoco, inclusa quella avanzata dagli Stati Uniti".

Dal palco della conferenza, la premier Giorgia Meloni ha garantito l'impegno del governo, sottolineando che l'Italia "è dalla parte dell'Ucraina. Non la lasceremo sola, né oggi né domani" e ha definito la sfida per la ricostruzione come "una partita che noi possiamo vincere solo se riusciremo a contare su una robusta mobilitazione dei capitali privati, sulla loro capacità di attrarre investimenti". Meloni ha anche rimarcato la resilienza italiana, ricordando che "noi siamo quel popolo che sulle macerie della Seconda guerra mondiale ha costruito il miracolo economico degli anni Sessanta, mi piace pensare che questa conferenza possa essere il punto di partenza per il miracolo economico dell'Ucraina, che costruiremo insieme".

E "un miracolo economico" è stato evocato dal cancelliere tedesco, Friedrich Merz, che ha paragonato la situazione attuale dell'Ucraina a quella dell'Europa, e della Germania in particolare, dopo l'ultima guerra mondiale. Nel suo intervento il cancelliere si è rivolto direttamente ai presidenti di Stati Uniti e Russia. "Ho due messaggi. Il primo molto diretto e semplice per Putin: non smetteremo di combattere. Il secondo messaggio è diretto a Washington e al presidente Trump: stai con noi europei, vogliamo lo stesso obiettivo, un ordine politico ed economico stabile".

Sul piano concreto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro ucraino, Oleksii Kuleba, hanno firmato due accordi su Odessa, per il ripristino dei beni culturali e l'efficienza idrica. "Questa non è solo una semplice dichiarazione, ma un segnale della nostra unità a sostegno della ricostruzione dell'Ucraina con la partecipazione del settore privato. Vogliamo trasformare le idee delle aziende in azioni concrete", ha chiarito il titolare della Farnesina.