Esteri
Merz ricevuto alla Casa Bianca da Trump: "Non penso che Mosca e Kiev firmeranno un accordo. Con Berlino faremo un buon accordo commerciale"
I possibili motivi di uno scontro con il presidente Usa sono più di uno...

Ucraina, Trump: "Non penso che Mosca e Kiev firmeranno un accordo"
Donald Trump ha detto che non pensa che Russia e Ucraina firmeranno un accordo. E, rispondendo al cancelliere tedesco Merz che chiedeva una maggiore pressione su Mosca, il presidente americano ha spiegato di aver chiesto a Vladimir Putin di non rispondere ai recenti attacchi ucraini con droni.
Ucraina, Trump: "Avremo un buon accordo commerciale con Berlino
"Avremo un buon accordo commerciale con la Germania": lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale con il cancelliere tedesco, aggiungendo di volere che gas e petrolio facciano parte dell'accordo. "Merz è un brav'uomo con cui trattare, ma è difficile", ha osservato poi.
Ucraina, Merz vola alla Casa Bianca da Trump. Ma si teme l'imboscata come con Zelensky
Friedrich Merz, cancelliere tedesco di provata fede atlantista, alle 17,30 sarà ricevuto dalla Casa Bianca da un presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che guarda all'altra sponda dell'Atlantico con diffidenza, a volte con ostilità. Il colloquio è potenzialmente insidioso, anche per il cambio di programma che vedrà i due leader incontrarsi nello Studio Ovale davanti alle telecamere prima di ritirarsi per un pranzo di lavoro.
Merz non avrà quindi la possibilità di discutere in privato le divergenze con Trump prima di confrontarsi con lui di fronte ai cronisti. E a Berlino temono un'imboscata, memori delle umiliazioni subite in mondovisione, nei mesi precedenti, dai presidenti di Ucraina e Sudafrica, Volodymyr Zelensky e Cyril Ramaphosa.
I possibili motivi di scontro sono più di uno. In primo luogo la questione dei dazi, con la macchina esportatrice tedesca che è il principale obiettivo di Trump. E poi c'è l'Ucraina: Merz, che offre a Kiev un appoggio risoluto, dovrà relazionarsi con un imprevedibile Trump, che, almeno in apparenza, cambia spesso toni e linea sul dossier.
Merz, che assicura di essersi preparato in modo meticoloso al faccia a faccia, si è mostrato ottimista. La prima telefonata con Trump, subito dopo l'insediamento del nuovo cancelliere, è andata bene, spiegò Merz. "Bisogna adattare il proprio approccio e lavorare con lui", spiegò allora Merz ai media tedeschi, "allo stesso tempo non dobbiamo farci più piccoli di quelli che siamo. Non siamo questuanti". Merz non intende quindi farsi intimidire ma vuole nondimeno mostrarsi come un partner affidabile e risoluto, vuole che il primo numero di telefono che Trump chiamerà quando c'è un problema con l'Europa sia il suo.
Merz spera che il suo interlocutore sarà ben disposto grazie all'impegno del suo governo a portare al 5% la spesa in Difesa, come da tempo domandano gli Usa. E l'aumento del contributo degli alleati europei sarà uno dei principali temi sul vertice Nato che si terrà a L'Aia a fine mese.
Come ulteriore 'captatio benevolentiae', Merz inviterà Trump a visitare Kallstadt, il villaggio della Renania da cui il nonno del presidente, Friedrich Trump, partì per cercare fortuna negli Stati Uniti. Un analogo invito fu rivolto a Trump, all'epoca, da Angela Merkel, ma senza risultato. Chissà se questa volta il presidente Usa accetterà.