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Esteri
Ucraina, Putin schiera i missili ipersonici. G7: "Ritiro ora". Le 4 opzioni

Invasione fino a Kiev, azione a Sud, annessione di Donetsk e Lugansk o blocco dell'export: le opzioni di Putin

Bombardamenti e tank con assalto finale direttamente su Kiev. Uno strangolamento da sud per spezzare il territorio. Annettere Donetsk e Lugansk o riconoscerne l'indipendenza. O ancora impedire l'export di grano grazie alle navi militari piazziate sul mar Nero. Sono queste le quattro opzioni sull'Ucraina rimaste sul tavolo strategico di Vladimir Putin secondo La Stampa. Comunque vada, la tensione con Kiev, Washington e l'occidente continuano a crescere mentre ieri ci sono stati i primi due soldati ucraini morti nel Donbass dove bombardamenti e spari si susseguono da giorni.

Ucraina, bombardamenti nella notte

Le truppe ucraine hanno continuano a bombardare per tutta la notte il territorio della Repubblica popolare di Donetsk (DPR) inclusa la città principale dell'autoproclamata repubblica: lo afferma, riferisce la Tass, la missione della DPR presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento (JCCC). Gli attacchi sono iniziati alle 2.16 ora di Mosca (0,16 in Italia) e hanno preso di mira l'insediamento di Staromikhailovka, alla periferia occidentale di Donetsk, ed è stato il sesto bombardamento nell'area dalla mezzanotte russa. Colpiti anche gli insediamenti di Zaytsevo Yuzhnoye e Spartak, bersagli di colpi di mortaio. Dopo le 3 ora di Mosca, secondo la missione, ci sarebbero stati altri sei bombardamenti, e altri due attacchi avrebbero colpito Dokuchayevsk e Yelenkovka alle 4.25 e alle 4.37 ora locale. Ieri l'altra repubblica separatista, quella di Lugansk, avrebbe subito una cinquantina di attacchi da parte delle truppe di Kiev in violazione del cessate il fuoco, secondo la missione locale presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento (JCCC). Gli attacchi hanno preso di mira - riferisce la Tass - 27 aree residenziali.

Ucraina, la Russia mostra i muscoli. E i missili ipersonici

Intanto le esercitazioni strategiche russe -che si sono svolte sotto la supervisione di Vladimir Putin, nelle ore in cui la diplomazia non riesce a far calare la tensione sulla crisi in Ucraina- hanno comportato il lancio di "missili balistici e da crociera". Lo ha reso noto il Cremlino, precisando che "gli obiettivi" previsti sono stati "pienamente raggiunti. "Tutti i missili hanno colpito gli obiettivi stabiliti".

La televisione pubblica russa ha anche mostrato le immagini di Putin seduto accanto al suo omologo bielorusso e alleato, Alexander Lukashenko, che in un centro di controllo ascoltava quanto gli riferivano i suoi generali in collegamento on-line. Secondo il ministro della Difesa Sergei Shoigou le manovre prevedono il lancio di missili balistici ipersonici 'Kinjal' e missili da crociera ipersonici 'Zircon', armi che Putin ha definito di recente "invincibili". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha assicurato che le manovre delle forze nucleari non devono allarmare l'Occidente, poiché si tratta di un addestramento "abbastanza regolare" e che diversi Paesi sono stati informati attraverso vari canali. Le esercitazioni si svolgono ogni anno - non si tennero nel 2020 o nel 2021 per via della pandemia - ma l'ultima volta che furono anticipate a febbraio (rispetto al consueto periodo autunnale) fu poco prima che la Russia invadesse la Crimea nel 2014.

Il G7 avverte la Russia: "Ritiri subito le truppe dal confine". Divergenze tra Germania e Usa

Il G7 si mostra unito nel chiedere a Mosca di ritirare gran parte delle sue forze alla frontiera ucraina. Rimangono però divergenze di approccio tra gli Usa e la Germania, che ha criticato gli allarmi su un'invasione imminente giunti da Washington. "Non sappiamo ancora se è stato deciso un attacco", ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, al quale è seguita una riunione dei ministri degli Esteri del G7. Baerbock ha avvertito che la "minaccia contro l'Ucraina è molto reale" ma ha aggiunto che "in situazioni di crisi, la cosa più inappropriata da fare è in qualche modo indovinare o presumere" le intenzioni, in questo caso di Mosca. Ieri il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto "convinto" che il presidente russo Vladimir Putin avesse "preso la decisione" di attaccare l'Ucraina. Previsioni rigettate anche dal presidente ucraino, Volodymyr Zelenski. "Non pensiamo di dover andare nel panico", ha detto Zelensky alla Conferenza di Monaco, "dobbiamo preservare la nostra stabilità. Dobbiamo mantenere la calma ed essere adulti". 

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