"Putin vuole più del 20% dell'Ucraina. Ma Trump non è stupido, cambierà strategia inviando i Patriot a Zelensky" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 16:04

"Putin vuole più del 20% dell'Ucraina. Ma Trump non è stupido, cambierà strategia inviando i Patriot a Zelensky"

Lo strategist Paniccia sulla conferenza di Roma. Intervista

Di Alberto Maggi

"L'obiettivo di Putin è quello di una linea di confine lunga 1.200 km circa e che va oltre la conquista del 20% del territorio ucraino con una soluzione alla coreana"


"E' una domanda sicuramente interessante e per rispondere occorrerebbe raccogliere bene le idee. Questa conferenza comunque era stata fissata da mesi, un evento indipendente da quelle che sarebbero state le operazioni sul campo di battaglia nel momento in cui si sarebbe svolta". Arduino Paniccia, presidente della Scuola di guerra economica e competizione internazionale di Venezia (Asce), risponde così alla domanda di Affaritaliani.it sul senso della conferenza di Roma per la ricostruzione dell'Ucraina nel momento in cui la Russia sta intensificando gli attacchi militari.

"Apparentemente questo evento a Roma contrastata con la linea presa e portata avanti da Putin. Una linea che lascia pochissimo spazio alla trattativa e alla negoziazione. Putin non ha alcuna intenzione di rinunciare all'avanzata militare e alla conquista di tutti e cinque gli oblast che vuole per determinare la nuova linea del confine. Tutto ciò è cominciato sottotraccia, e io lo avevo intuito, nel momento in cui con una certa enfasi Mosca aveva annunciato di aver conquistato completamente l'oblast di Lugansk. Nessuno sa davvero se in tutti e cinque gli oblast che il Cremlino vuole la maggioranza della popolazione sia russa, ma certamente una parte importante lo è".

"L'obiettivo di Putin - sottolinea Paniccia - è quello di una linea di confine lunga 1.200 km circa e che va oltre la conquista del 20% del territorio ucraino con una soluzione alla coreana arrivando a una fascia demilitarizzata che divida le due parti. Nessuno ritiene che la Russia possa cambiare idea, sia per il numero di soldati sia per le modalità degli attacchi e anche per l'arrivo di un numero altissimo di truppe nord-coreane, circa 30mila. Tutto fa pensare che l'obiettivo di Putin sia proprio quello di conquistare i cinque oblast che ritiene siano russi arrivando a 70 km da Odessa e lasciando a Kiev un piccolissimo sbocco sul Mar Nero".

"In questo modo - spiega l'esperto militare e di geo-politica - l'Ucraina sarebbe circondata dai russi considerando la Transnistria e la Bielorussia a nord. Ovviamente nessuna adesione di Kiev alla Nato. Da questo punto di vista Trump non ha ottenuto nulla, altro che far cessare il conflitto in 24 ore. L'obiettivo di Mosca è un'Ucraina più piccola, demilitarizzata, fuori dalla Nato e forse anche dall'Unione europea e circondata dalle truppe russe. La conferenza di Roma, alla quale ero stato invitato ma ero impossibilitato a partecipare, però è servita per tentare di riportare l'Ucraina nella comunità internazionale almeno sul piano economico".

Tornando al rapporto tra Usa e Russia, Paniccia aggiunge: "Trump ha capito che il suo 'amico' Putin non si è mosso di un millimetro e questo non piace affatto al presidente Usa. Se osserviamo quanto accaduto poco tempo fa con l'Iran possiamo ipotizzare che la Casa Bianca, come fece Biden, possa cambiare radicalmente strategia e tornare a riarmare Zelensky con i missili Patriot e non solo. Questo ovviamente renderebbe sul piano militare tutto molto più complicato per la Russia. Trump non è stupido e in questo momento Putin sta scherzando col fuoco", conclude il presidente della Scuola di guerra economica e competizione internazionale di Venezia (Asce).

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