Danilo Brunetti di Giolina e Pierangelo Chifari di Archestrato di Gela insieme per Pizza Week Milano 2025 - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:27

Danilo Brunetti di Giolina e Pierangelo Chifari di Archestrato di Gela insieme per Pizza Week Milano 2025

Pizze e vini della Sicilia per un’imperdibile serata d’autore domenica 13 luglio 2025.

di Redazione

Danilo Brunetti di Giolina e Pierangelo Chifari di Archestrato di Gela insieme per Pizza Week Milano 2025.

L’occasione è la Pizza Week di Milano, appuntamento organizzato da 50 Top Pizza e dedicato alla valorizzazione di uno dei prodotti più significativi del made in Italy, i protagonisti sono i prodotti della Sicilia portati nel capoluogo meneghino da uno dei pizzaioli più rappresentativi della pizza siciliana: Pierangelo Chifari. Danilo Brunetti ospiterà il patron dell’Archestrato di Gela, Tre Spicchi Gambero Rosso, da Giolina, la pizzeria, ideata da Stefano Saturnino e Ilaria Puddu, che ha conquistato il capoluogo lombardo con il suo impasto segreto e la sua declinazione unica della pizza. Gli ospiti della serata di domenica 13 luglio alle ore 20.30 faranno un viaggio indimenticabile tra i gusti della Trinacria e del Nord Italia in un duetto fra Pierangelo Chifari e Danilo Brunetti. La Sicilia si ritrova anche nel bicchiere. Infatti, in abbinamento alle pizze ci saranno i vini dell’Azienda Agricola Biologica Caravaglio di Salina e quelli di Neri, Società Agricola di Linguaglossa, in provincia di Catania, situata a 900 metri sulle pendici dell’Etna.


Danilo Brunetti

Il menu prevede un’entrée composta da una polpettina di pane con alici di Cetara, ‘nduja e finocchietto che accompagna il palato verso il tradizionale Sfincione Bagherese con impasto realizzato con farina da grano Evolutivo raccolto 2024 e topping di ricotta bio di San Giuseppe Jato, bottarga di tonno rosso, tuma di Castelvetrano, cipolla di Tropea stufata al vino rosso, zeste di limone, mollica di pane fresco e origano di Villalba. Ad accompagnare lo Sfincione Bagarese Arrigo, un Etna Bianco DOC di Neri, Due Bicchieri Gambero Rosso, fresco e intenso dalle importanti note sapide.

Si passa poi al Padellino Tonnato di chef Danilo Brunetti, una pizza al padellino con vitello tonnato cotto a bassa temperatura, foglia di cappero di Pantelleria e olio evo monocultivar Coratina. In abbinamento l’Infatata di Caravaglio Salina IGP, Tre Bicchieri Gambero Rosso, una Malvasia di Lipari coltivata sul versante nord ovest dell’isola di Salina dalle note salmastre che amplificano i profumi del Padellino Tonnato.


 

Seguono due diverse interpretazioni dei vegetali di stagione con L’Orto d’Estate di Brunetti, pizza con crema di melanzane violette cotte nel forno a legna con fior di latte, zucchine alla scapece, peperoni arrostiti, melanzane a funghetto, origano, basilico fresco e olio evo monocultivar Coratina. Con l’Orto d’Estate verrà servito Palmento di Salina di Caravaglio, un rosato Salina IGP.

Segue il Gattano di Chifari, con tenerumi freschi saltati in padella, tuma di Castelvetrano, crema di pomodoro corbarino, mollica di pane fresco, neve di caciocavallo Ragusano Dop e olio all'aglio rosso di Nubia. In abbinamento un Etna Rosso DOC di Neri dalle note di frutta matura e spezie dolci.

Il dolce che mette tutti d’accordo è un cannolo siciliano con ricotta di bufala ragusana, granella di pistacchio e scaglie di cioccolato fondente Bonajuto.

Giolina

Giolina è la seconda di una famiglia di locali che negli ultimi anni hanno cambiato il volto della pizzeria a Milano: inaugurata nel 2019, è la sorella rock&chic di Gelsomina, raffinata pasticceria del Sud Italia e locale cult, intriso di sole e di poesia, che regala colazioni e pranzi dal calore meridionale. Da Giolina invece vive l’anima della Grande Milano con gli scaffali pieni di libri, il pianoforte, i lampadari vintage e lo spirito del dandy metropolitano. Protagonista la pizza, una declinazione golosa e unica della pizza. Giolina è nota per il suo impasto fragrante e appagante, per le sue materie prime di nicchia che sono tutte micro-eccellenze italiane e per i pairing con vini e signature drinks che evocano la grande storia della città.

Danilo Brunetti

Di origini calabresi, Danilo Brunetti ha mosso i primi passi nell'arte bianca lavorando nella pizzeria di famiglia “Luigino” a Foscadro in provincia di Cosenza. Nel 2017, corona il suo sogno e arriva a Milano, prima nella brigata di Marghe, e, nel 2019, al forno di Giolina. Gli impasti di Brunetti si caratterizzano per la lunga lievitazione e la sua pizza, combinazione equilibrata di semplicità, sofficità e fragranza ha fatto di Giolina una delle pizzerie più amate dai milanesi. Per quanto concerne i topping, rigorosamente stagionali, la sua costante ricerca lo porta alla scoperta di piccoli produttori che gli forniscono materie prime di altissima qualità.

Pierangelo Chifari

Nato e cresciuto in Sicilia nel 1986, fin da piccolo amante della cucina e dei lievitati, Pierangelo nel 2015 dopo un lungo periodo di sperimentazione e di profonda conoscenza dell’arte bianca, apre a Palermo un locale destinato a rivoluzionare il concetto di pizza siciliana. Pierangelo porta avanti una ricerca iniziata oltre 15 anni fa, nel passare degli anni, fondendo di nuovi sapori e tradizioni antiche, tra presidi Slow food, materie prime di primissima scelta e la passione per quei prodotti che mantengono alto l’onore della Sicilia nel mondo. Pierangelo approfondisce tecniche innovative apprese nel corso della sua formazione e cresce molto nel confronto di tecniche con alcuni dei grandi maestri della pizza italiana, mentre ricorda le tante ore trascorse in cucina con sua madre, a imparare i segreti delle ricette di famiglia.

Archestrato di Gela

L’Archestrato di Gela è un poeta siceliota (abitante delle poleis greche di Sicilia), un gourmand dell’età classica della metà del IV secolo a.C. Nei suoi versi narra di vini, di pesci, di farine durante i suoi lunghi viaggi per terra e per mare, alla continua ricerca dei cibi più pregiati: forse una delle prime guide enogastronomiche della storia. È Edoardo Chifari, il padre di Pierangelo, grande amante e conoscitore della cultura greca a dare questo nome al primissimo locale, il Bistrot. L’arrivo della pizza e la progressiva trasformazione del Bistrot in pizzeria invece è proprio un’intuizione di Pierangelo, da sempre grande appassionato della lievitazione e degli impasti; l’Archestrato di Gela rappresenta fin dal suo esordio una rivoluzione per Palermo in termini di ricettazioni, di ricerca, di ricchezza della proposta e di atmosfera.