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Libri & Editori
L'agenda digitale dell'Italia nel nuovo libro di Ruben Razzante sui social e la tutela dei diritti in rete
Ruben Razzante i social media che vorrei

"I (social) media che vorrei. Innovazione tecnologica, igiene digitale, tutela dei diritti”, il libro di Ruben Razzante

Il nuovo libro del prof. Ruben Razzante, Docente di Diritto dell'informazione all’Università Cattolica di Milano dal titolo “I (social) media che vorrei. Innovazione tecnologica, igiene digitale, tutela dei diritti” (FrancoAngeli Editore) vuole offrire a Governo e istituzioni riflessioni, analisi e proposte da attuare durante i prossimi cinque anni anche nell'ambito dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza sulla transizione digitale. Il fine è migliorare e far crescere la digitalizzazione in Italia, seguendo un elenco di priorità contenute nel volume.

Ruben Razzante i social media che vorreiLocandina
 

Il volume verrà presentato a Roma il prossimo 20 luglio alle ore 11 presso Esperienza Europa – David Sassoli. All’evento, oltre a Ruben Razzante, Docente di Diritto dell'informazione all'Università Cattolica di Milano e curatore del volume, interverranno: Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'Informazione e all'Editoria; Carlo Bartoli, Presidente Consiglio nazionale Ordine dei giornalisti; Roberto Natale, Direttore Rai per la Sostenibilità; Carlo Mandelli, Amministratore delegato Mondadori Media Spa; Martina Colasante, Government Affairs and Public Policy Manager Google Italy e Flavio Arzarello, Economic and Regulatory Policy Manager Meta. Con i coautori discuteranno dei temi del volume Giacomo Lasorella, Presidente Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) e Massimo Martinelli, Direttore Il Messaggero. Il dibattito sarà moderato da Maria Latella, Giornalista Radio24 e SkyTg24. All’evento sono stati invitati anche alcuni membri del Parlamento europeo.

Ruben Razzante i social media che vorreiCopertina
 

Due i cardini attorno ai quali ruota l’opera: il Pnrr e il suo significato nella spinta alla digitalizzazione del Paese e l’urgenza di proteggere la nostra identità digitale, che mettiamo facilmente in pasto ai predatori del web. “I (social) media che vorrei” è dunque un vero e proprio manifesto per il futuro della Rete con impegni da attuare nei prossimi anni.

Oltre al saggio del prof. Ruben Razzante, dal titolo “Il “decalogo” dei social media che vorrei”, un corposo contributo da osservatore privilegiato del fenomeno, il libro ospita i saggi di: Flavio Arzarello (Economic and regulatory policy Manager, Meta), Alberto Barachini (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Informazione e all’Editoria), Carlo Bartoli (Presidente del Consiglio nazionale Ordine dei giornalisti), Alessio Butti (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Innovazione), Martina Colasante (Government Affairs and Public Policy Manager, Google Italy), Ivano Gabrielli (Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni), Carlo Mandelli (Amministratore delegato di Mondadori Media S.p.A), Vincenzo Melilli (Responsabile del “Design Law department” Bugnion S.p.A), Roberto Natale (Direttore di Rai Per la Sostenibilità, ESG), Gina Nieri (Direttrice divisione Affari Istituzionali, Legali e Analisi Strategiche di Mediaset) e Pasquale Stanzione (Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali). La prima presentazione del volume c’è stata lunedì 5 giugno, durante una cena organizzata presso l’Hotel Melià di Milano. Alla serata hanno partecipato alcuni coautori del libro e 180 ospiti, tra membri del Governo, rappresentanti delle istituzioni, presidenti di associazioni e di ordini professionali, vertici di grandi aziende e professionisti di vari settori. La serata è stata organizzata in collaborazione con Hewlett Packard Enterprise Italia, che ha omaggiato i 180 partecipanti alla cena di una copia del libro del prof. Ruben Razzante.

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