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Ultimo aggiornamento: 14:17

Roma Capitale, Marcato (Lega): "Non era nel programma, l'autonomia sì. Noi veneti siamo delusi"

"Meloni centralista, lo dice la sua storia". Intervista

Di Alberto Maggi

"L'obiettivo della Lega è e deve sempre essere l'autonomia. Sono felice all'indomani del via libera alla norma di Roma Capitale? No, per niente"


"Noi veneti non siamo neanche più arrabbiati. Siamo solo delusi". Con queste parole l'assessore allo Sviluppo Economico della Regione Veneto, Roberto Marcato (Lega), intervistato da Affaritaliani, risponde alla domanda su come si sentano i veneti all'indomani dell'approvazione del Consiglio dei ministri della norma costituzionale che istituisce ufficialmente Roma Capitale, con video entusiasta della premier Giorgia Meloni, mentre l'autonomia regionale differenziata, molto cara soprattutto al Veneto, è ferma in Parlamento dopo i rilievi della Corte costituzionale e non ci sono segnali di passi in avanti.

"Non mi risulta che Roma Capitale fosse nel programma di governo del Centrodestra mentre l'autonomia differenziata c'era eccome. E' già accaduto quando esisteva la Lega Nord: le risorse per Roma Capitale si trovano sempre ma mai per l'autonomia vera per il Veneto. Sono felice per quanto deciso dal Cdm? No, per niente. Io mi sono iscritto nella Lega Nord nel 1992 e ho iniziato a fare politica nel 1998 e quotidianamente lotto e mi batto per l'autonomia dei nostri territori. L'obiettivo della Lega è e deve sempre essere l'autonomia. Sono felice all'indomani del via libera alla norma di Roma Capitale? No, per niente", sottolinea l'esponente del Carroccio.

Alla domanda se la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sia davvero autonomista e voglia portare fino in fondo la riforma dell'autonomia regionale differenziata, Marcato dosa bene le parole ma risponde in modo chiarissimo: "Non so che Meloni voglia veramente l'autonomia del Veneto, ma che sia una politica centralista e romano-centrica lo dice la sua storia", conclude Marcato.

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