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MediaTech
Fake news, meno del 50% verifica le fonti. I social veicolo di disinformazione

Internet veicolo di informazione principale sia tra i giovani sia tra gli adulti

Le fake news sono costantemente in agguato nel mondo dell'Internet, assurto ormai a principale veicolo di informazione, e scegliere le proprie fonti, individuando quelle attendibili, diventa sempre più complicato. Stando ai dati della ricerca realizzata da Fondazione Mondo Digitale, nell’ambito del progetto Vivi Internet Al Meglio, in collaborazione con Altroconsumo e Google, Internet è considerato "il principale veicolo di informazione dalla maggior parte degli intervistati, sia giovani (48,2%) che adulti (44,8%). Fra i giovani emerge anche l’ampio utilizzo dei social network a fini informativi, che, invece, sono consultati soltanto da 1 adulto su 3.

Le fake news passano soprattutto attraverso i social

I social, però, insieme al passaparola, riporta Adnkronos, sono ritenute fra le principali fonti di disinformazione sia secondo i giovani (per il 90% i social, per il 46% il passaparola) che per gli adulti (per il 96% i social e per il 46% il passaparola). Fondamentale quindi saper distinguere l’autenticità delle notizie, ma in quanti sanno davvero farlo?

Sebbene il 98% degli intervistati sappia cosa sono le fake news e il 63% sostenga di saperle riconoscere, è necessario tenere conto che sussiste fra le persone un’eccessiva fiducia nelle proprie capacità di controllare e gestire le informazioni che recepiscono. È stato chiesto agli intervistati se siano mai stati vittime di disinformazione: hanno risposto di no 1 adulto su 2 e circa 1 giovane su 3.

Verificare le notizie, chi lo fa e come: 1 ragazzo su 2 ammette di avere lacune

Per verificare le notizie vengono adottati diversi metodi: il più diffuso è il check della fonte, effettuato dal 48% degli adulti e il 46% dei giovani. Fondamentale anche il confronto, nel contesto familiare e scolastico, sulle notizie apprese: il 57% degli adulti e il 42% dei ragazzi afferma di discutere di notizie e informazioni in casa quotidianamente, mentre circa il 19% di docenti e alunni afferma di farlo ogni giorno in classe.

La disinformazione resta un tema centrale e la sua importanza è riconosciuta dall’86% degli adulti e dal 64% dei ragazzi. Tuttavia, emergono degli aspetti da approfondire per una maggiore sicurezza e tutela. I principali sono migliorare la capacità di lettura critica delle notizie (per il 45% degli adulti e il 37% dei giovani) e imparare a contrastare le fake news (per il 42% degli adulti e il 36% dei ragazzi).

Più di 1 ragazzo su 2 ammette di avere delle lacune da colmare in questo ambito, infatti, in questa fascia emerge un’altra priorità di miglioramento: capire bene come identificare adeguatamente le fake news, tema su cui pone l’attenzione il 40% dei rispondenti.

 

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