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Netflix, via 150 dipendenti e titolo giù del 27%: il colosso appeso a un filo?

Il re dello streaming vive il momento più buio del suo "regno", con un crollo del titolo vicino al 30% negli ultimi mesi. E ora, si teme il flop del nuovo film
Netflix, 200 mila abbonati e 150 licenziamenti affondano il titolo del colosso Big Tech: il re dello streaming appeso a un filo?
Netflix manda a casa 150 persone. Era stato annunciato qualche giorno fa e il colosso dello streaming ha mantenuto la promessa. Il mese scorso, giusto per dire, ne aveva mandate via almeno altre 25. Quest’ultimi erano dipendenti anonimidistribuiti in altri paesi. Ma i nuovi licenziati sono impiegati editoriali, per lo più di stanza a Los Angeles, che lavoravano sul social media Tudum. Sono state liquidate anche 70 dipendenti del dipartimento di animazione e potrebbero essere incluse o meno nel conteggio.
Parlando di azioni, il 18 aprile Netflix è crollato dopo che la società ha annunciato di aver perso 200.000 abbonati e ha previsto la defezione di altri 2 milioni. Un mese dopo, Netflix viene scambiata a circa 190 dollari. Un mese prima, il suo valore era quasi il doppio, 348 dollari. Sei mesi fa, invece, il titolo era quotato a 690 dollari. Insomma, in un periodo di, appunto, sei mesi, le azioni sono crollate del 27,5%.
Netflix, un crollo continuo: ma non è solo colpa degli abbonati
Ma i problemi non riguardano solo le defezioni degli abbonati. Netflix, a fronte di una proiezione dei conti non del tutto ottimistica, ha deciso comunque di spendere soldi a più non posso. A Cannes i film Netflix non sono ammessi perché non vengono proiettati nelle sale francesi. Negli Stati Uniti c’è resistenza nei confronti di Netflix perché, come facile pensare, mina il business della distribuzione nelle sale, quello che era il cuore dell’industria cinematografica.
C’è poi la questione dei film veri e propri. Netflix, come riporta Dagospia, ha ripetutamente scelto l’esoterico: opere lunghe, costose, difficili da capire. Basta pensare al “Il potere del cane” o “Roma”. L’azienda americana si è impegnata in molti film che il pubblico non ha capito. E adesso è in attesa di lanciare la sua pellicola più costosa, girata col budget monstre di 220 milioni di dollari, “The Grey Man”.