Xiaomi vuole essere la Apple cinese: ecco i suoi primi portatili
Xiaomi lancia il suo primo portatile, Mi Notebook Air. Così la startup da 60 miliardi vuole diventare la nuova Apple
Xiaomi si è stancata di essere conosciuta solo per i suoi smartphone a basso costo. Vuole diventare la Apple cinese. Ha lanciato il suo primo portatile, il Mi Notebook Air. Dal nome e anche per l'estetica ricorda da vicino il MacBook Air. La vicinanza con la Mela è una suggestione, ma di certo Xiaomi, sta elaborando una strategia globale che punta a mettere piede in una vasta gamma di settori. Oltre agli smartphone, i laptop. Strizzando l'occhio ai fan di Apple ma con prezzo molto più competitivo: il Mi Notebook Air sarà nei negozi cinesi a partire dal 2 agostoo e costeranno dai 3499 e 4999 yuan. Prezzo molto competititivo, corrispondente a 476 e i 681 euro. Anche se, per ora, non si vedranno Xiami sugli scaffali dei negozi italiani ed europei.
Due le versioni proposte, con display da 12,5 pollici e da 13,3 pollici. I laptop monta Home di Windows 10, con una durata della batteria tra le 9 e le 11 ore e mezza. Xiaomi Mi Notebook Air 13.3 è un Ultrabook dotato di CPU Intel Core i5 Skylake, 8 GB di memoria RAM DDR4 a 2133 MHz, 256 GB di SSD PCIe, più uno slot SSD espandibile.
Per Xiaomi è solo l'inizio. La società cinese è ancora una startup. Certo, è la più valutata al mondo, circa 60 miliardi di dollari. Ma è pur sempre una startup con potenzialità di crescita sconosciute. E sin dalle sue prime mosse sembra non voler fare lo stesso errore di Apple: punta infatti su una maggiore diversificazione dei prodotti. Partita dagli smartphone, si allarga adesso ai portatili e non tralascia altri mercati come droni e action camera.
