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Medicina
Sclerosi multipla, meno calorie per prevenirla: ecco quali cibi eliminare

Sclerosi multipla: uno studio italiano indagherà sul rapporto tra alimentazione e sclerosi multipla. La giusta dieta può frenare la malattia - Salute e benessere

La sclerosi multipla è una malattia terribile che colpisce il sistema nervoso centrale ed è fortemente invalidante. Le cause di questa patologia sono ancora poco chiare, anche se è comprovato che esiste una certa suscettibilità genetica in alcuni soggetti, ma oggi c'è qualche certezza in più sul fatto che ridurre le calorie giornaliera e un dieta priva di alcuni alimente può migliorare l'efficacia delle terapie contro la sclerosi multipla e rallentarne il decorso.

Ulteriori conferme su questa teoria potrebbero arrivare da due studi italiani finanziati dalla Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism) . Il primo è guidato da Giuseppe Matarese, docente di Patologia generale e Immunologia dell’università Federico II di Napoli, e e il secondo da Luca Battistini, vicedirettore scientifico dell'Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma.

Sclerosi multipla ed alimentazione: alcuni cibi riducono l'efficace delle cure - Salute e benessere

La sperimentazione è attualmente nella fase di arruolamento e prevede di dare i primi risultati già nel 2020. Secondo i dati scientifici, infatti, la dieta ipercalorica, ricca soprattutto di grassi animali e zuccheri, può portare le cellule che normalmente proteggono dalla malattia a non funzionare al meglio.

"Si è scoperto negli ultimi anni - ha spiegato Matarese ad Adnkronos a margine del congresso Fism - che ci sono una serie di mediatori prodotti dal tessuto adiposo con un’azione diretta anche sull’immunità. Essendo l'immunità una dei principali 'moventi' meccanicistici della sclerosi multipla, se agiamo sulla capacita dell’organismo di far funzionare il sistema nutrizionale e sul grasso corporeo, la nostra ipotesi è che possiamo avere impatto sulla patogenesi e sulla progressione della malattia".

Sclerosi multipla: il numero dei malati purtroppo cresce - Salute e benessere

Matarese ha ricordato che "osservando le statistiche sui grandi numeri si vede come la sclerosi multipla sia in netto aumento nelle società civili e opulente. E c'è un aumento connesso al peso corporeo. Più si è in sovrappeso, più si è in una condizione nutrizionale sbilanciata, più il rischio della malattia aumenta. Se questo è un fattore diretto o secondario non siamo in grado di stabilirlo oggi. Ma sappiamo che esiste questa associazione. Per questo vogliamo valutare se regimi di restrizione calorica e una variazione degli alimenti assunti può migliorare l’efficacia dei farmaci di prima linea".

Sclerosi multipla: le modalità dello studio tutto italiano - Salute e benessere

Per il nuovo studio verranno arruolate 120 persone con sclerosi. Una parte seguirà per un anno un regime alimentare che ridurrà del 15-20% l'introito calorico giornaliero: una restrizione modesta, sia perché non si conoscono ancora i possibili risvolti negativi di una restrizione più drastica, sia perché si mira a mettere a punto una dieta che possa essere facilmente seguita da tutti nel lungo periodo. Tutte le persone coinvolte nello studio seguiranno lo stesso tipo di terapia. Al termine del primo anno di sperimentazione, anche i volontari del gruppo di controllo saranno invitati, se lo desiderano, a seguire il protocollo con la riduzione delle calorie.

Un terzo gruppo di persone con sclerosi seguirà, infine, una dieta ad hoc, che riduce o elimina selettivamente alcuni alimenti già noti per il loro effetto immunogenico (in grado, cioè, di indurre una reazione immunitaria): in particolare i derivati del latte e il glutine. Questo per valutare l'eventuale effetto del cambiamento di dieta sulla risposta alla terapia e sull'andamento della malattia in generale, e cercare di comprendere su quali meccanismi biologici agisca.

Sclerosi multipla: anche la salute dell'intestino influisce sul decorso della malattia - Salute e benessere

Oltre alle calorie anche la flora intestinale sembra giocare un ruolo nella genesi della sclerosi multipla. Come in altre malattie autoimmuni, infatti, nelle persone con sclerosi multipla c'è uno squilibrio dei microrganismi che si trovano nell'intestino. Il gruppo di ricerca di Battistini, che collabora alla ricerca, studia da anni l'asse intestino-cervello e il modo in cui, nell'ultimo mezzo secolo, lo stile di vita dei paesi industrializzati - dalla dieta alle condizioni igieniche, alle abitudini, tra cui l'abuso di antibiotici - abbia alterato la flora intestinale. Oggi si pensa che proprio queste alterazioni siano 'co-protagoniste' dell’infiammazione nelle patologie croniche autoimmuni come la sclerosi.

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