Medicina
Scoperta la cellula dei capelli bianchi. Addio ai brizzolati alla Clooney




La "colpa" del colore è dei melanociti, ad un certo punto smettono di spostarsi, si aggregano e trascurano il loro lavoro di ritintura. Come se si stancassero
Nature, lo studio che "cancella" i capelli brizzolati. La scoperta
Una scoperta di una ricercatrice giapponese che lavora a New York, rischia di farci dire addio per sempre al fascino del capello brizzolato negli uomini alla George Clooney o Richard Gere e all'altrettanto affascinante capello bianco nelle donne, come il premio Oscar Jamie Lee Curtis Mayumi Ito con il suo gruppo - si legge su Repubblica - ha pubblicato su Nature la spiegazione del perché, a un certo punto della vita, i capelli diventino bianchi. Il problema è alla base: nel follicolo, l’estremità del capello che affonda nell’epidermide. Qui si trovano le cellule staminali che, come in ogni organo, vivono restando immature e proliferando, pronte a trasferirsi nel punto in cui un tessuto subisce un danno per ripararlo. Le cellule che hanno il compito di dare colore ai capelli si chiamano melanociti.
Finché si resta giovani, - prosegue Repubblica - dal punto di vista della chioma, le loro staminali fanno un gran lavoro, andando avanti e indietro nel follicolo per produrre il pigmento. A una certa età, però, è come se si stancassero. Smettono di spostarsi, si aggregano e trascurano il loro lavoro di ritintura. Il “percorso potenziale” per ritrovare il colore perduto potrebbe un giorno passare per il metabolismo, con nutrienti capaci di stimolare le staminali dei melanociti. Lo studio è stato condotto sui topi. "Ma è possibile che lo stesso meccanismo delle staminali dei melanociti esista anche negli uomini", spiegano Ito e i colleghi. "Se fosse davvero così, avremmo un percorso potenziale per far regredire o prevenire l’ingrigimento, aiutando le cellule bloccate a muoversi di nuovo".