1000 Miglia 2026: Brescia-Roma-Brescia, lo show torna in strada - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 09:10

1000 Miglia 2026: Brescia-Roma-Brescia, lo show torna in strada

Presentata la 1000 Miglia 2026: oltre 400 vetture allo start, tracciato a otto con incrocio a Ferrara, cinque tappe dal 9 al 13 giugno e un calendario di eventi che unisce tradizione e futuro.

di Giovanni Alessi

C’è un filo rosso che da quasi un secolo parte da Brescia e torna a Brescia. È la Freccia Rossa, la corsa più bella del mondo, che nel 2026 vivrà la quarantaquattresima

rievocazione con lo sguardo già puntato al centenario del 2027. Il format conferma il percorso a otto, ispirato alle prime dodici edizioni di velocità: la salita e la discesa si incroceranno a Ferrara, cuore geometrico e simbolico di un disegno che attraversa l’Italia dei paesaggi UNESCO, dei passi di montagna e delle città d’arte.

Martedì 9 giugno il rombo della storia tornerà a riempire Viale Venezia: dal via, il convoglio salirà in Valle Trompia e Valle Gobbia fino a Lumezzane, prima sosta pranzo. Il valico del Passo del Cavallo aprirà la porta alla Valle Sabbia e al Lago di Garda, poi direzione Vicenza fino a chiudere la tappa a Padova. È il tono della prima giornata, un’anteprima del viaggio che verrà: montagne gentili, pianura operosa, piazze che profumano di pietra e memoria.

Mercoledì 10 giugno si traccia una diagonale da Est a Ovest: da Padova alla pianura ferrarese, poi Modena per il pranzo e Reggio Emilia a fare da cerniera prima dell’Abetone, portale d’Appennino che introduce all’eleganza liberty di Montecatini Terme, sede di fine tappa. L’Italia scorre a bordo strada come un film in pellicola nuova: fondali diversi, stessa emozione.

Giovedì 11 giugno la rotta piega verso mare e colline. La carovana lascia Montecatini e scende in Versilia passando da Pietrasanta, “museo a cielo aperto” e finalista a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027. Poi è Siena ad aprire Piazza del Campo per un pranzo che è rito e fotografia. La luce dei laghi laziali — Bolsena e Vico — accompagna l’ingresso a Roma, il giro di boa che ogni anno trova modi nuovi per emozionare.

Venerdì 12 giugno comincia la risalita. La corsa rende omaggio a Assisi, nel segno di San Francesco di cui nel 2026 ricorre l’ottavo centenario della morte, e prosegue a Gubbio per la sosta. Davanti, la gola scolpita della Gola del Furlo e quindi l’Adriatico di Rimini, ultima notte prima del rientro. È la tappa delle suggestioni: pietra, bosco, mare, in poche ore di strada.

Sabato 13 giugno la 1000 Miglia 2026 lascia la costa, attraversa le Saline di Cervia e Comacchio, punta su Ferrara per intersecare il tragitto d’andata e raggiunge Mantova per l’ultimo pranzo. Poi il gran finale: Brescia, Viale Venezia, il tappeto rosso che chiude cinque giorni e circa 140 Prove Cronometrate in giro tra luoghi che l’UNESCO ha consegnato alla memoria del mondo. Le iscrizioni apriranno il 4 novembre: il conto alla rovescia è già iniziato.

Attorno all’evento principale si muove un ecosistema che racconta il presente. Confermati la 1000 Miglia Green, riservata alle alimentazioni alternative, e il Ferrari Tribute 1000 Miglia, passerella dei modelli di Maranello dal 1958 a oggi. In primavera torneranno le due “anteprime” a marchio Freccia Rossa: la Coppa delle Alpi (12–15 marzo), che nel 2026 sceglie St. Moritz come partenza e arrivo in un format ad anello con circa 90 PC e ruolo di prova inaugurale del Campionato Italiano Grandi Eventi, e la 1000 Miglia Experience Italy (9–12 aprile), viaggio in Puglia da Bari a Polignano a Mare, Lecce e Taranto, tra Alberobello, Ostuni, Brindisi, Otranto e Gallipoli. Le iscrizioni della Coppa apriranno il 29 ottobre: un calendario che mette in dialogo heritage e turismo esperienziale.

La Freccia Rossa continua anche il suo percorso di internazionalizzazione: oggi sono sei le manifestazioni all’estero tra Europa, Medio Oriente, Stati Uniti e Asia Orientale. Il riconoscimento di Marchio storico di interesse nazionalecertifica che la 1000 Miglia è ormai sinonimo di eccellenza italiana. «È un patrimonio da custodire e proiettare nel futuro», sottolinea Aldo Bonomi, presidente Automobile Club Brescia, ricordando il lavoro verso la Fondazione 1000 Miglia per una governance ancora più condivisa. Beatrice Saottini, presidente di 1000 Miglia Srl, rimarca la fedeltà al tracciato a otto e scandisce le soste tappa per tappa; Fulvio D’Alvia, ad di 1000 Miglia Srl, fissa gli obiettivi: proteggere l’heritage, ampliare la notorietà globale, attivare progetti culturali e di sostenibilità, coinvolgere i giovani dalle scuole primarie alle secondarie.

C’è spazio anche per la solidarietà: la Zebra Onlus resta la Charity ufficiale. Dopo l’ecografo di ultima generazione donato all’Ospedale dei Bambini di Brescia, il nuovo progetto “ZEBRA – Spazio Famiglia” creerà un ambiente di accoglienza — a partire da un asilo dedicato ai fratelli dei piccoli pazienti — capace di trasformare la cura in comunità.

Così la 1000 Miglia 2026 si prepara a riscrivere il suo racconto: tradizione e innovazione, territori e persone, auto storiche e nuove tecnologie. Il resto lo farà la strada: un nastro d’asfalto che cuce l’Italia e, chilometro dopo chilometro, rimette in moto la memoria.