Motorsport
Fiorio Cup 2025: Team Italia vs Europa, show alla Masseria Camarda
Countdown a Ceglie Messapica: nel weekend 25-26 ottobre la Fiorio Cup torna sulla terra della Masseria Camardacon una formula esplosiva, tra Toyota Yaris WRC2 gommate Pirelli, sfide a eliminazione e campioni che hanno fatto la storia dei rally.




La quinta edizione nasce come un allenamento ad alta intensità e si è trasformata in un rito sportivo.
Qui la Puglia profuma di oliva e polvere, i “muretti” a secco diventano tribune naturali e la voce delle auto disegna l’eco della valle. Il tracciato, circa 3 chilometri su terra, chiede ritmo, pazienza e coraggio: prima il sabbato di ricognizioni con presa di contatto con le Yaris WRC2, poi la domenica delle verità, con qualifiche ed eliminazioni dalle 9:00 alle 12:00 e finali dalle 15:00. È la firma della Rally University di Alex Fiorio con Alex Bruschetta: una palestra di tecnica dove si vince soprattutto con la testa.
Il copione è quello dei grandi duelli, ma l’atmosfera è quella di una festa di motori. Dopo quattro edizioni cresciute giro su giro tre successi di Andrea Crugnola, poi il trionfo 2024 del campione del mondo Kalle Rovanperä la Fiorio Cup 2025 rilancia con la sfida Europa vs Italia. Da una parte il Team Italia capitanato da Andrea Aghini, con Andrea Mabellini e Tamara Molinaro; il quarto nome sarà svelato alla vigilia, come un semaforo che resta giallo fino all’ultimo. Dall’altra il Team Europa guidato dal capitano Harri Toivonen e un roster di peso: forfait dell’ultimo minuto per Roope Korhonen, sostituito dal francese François Delecour che si alternerà con il figlio Eliott, più il talento corso Pierre-Louis Loubet, lo spagnolo Jan Solans e la francese Sarah Rumeau.
I profili raccontano già il ritmo della gara. Aghini, l’ultimo italiano a vincere un mondiale con una vettura italiana Sanremo ’92 con la Lancia Delta Integrale porta leadership e lettura dell’aderenza come pochi. Mabellini, vice campione ERC 2025, arriva affilato da una stagione europea corsa sempre in scia al vertice. Molinaro, cresciuta alla scuola di Gigi Galli, è la velocità che sorprende: dalle serie off-road Extreme E al CIRT, ha dimostrato di saper battere anche nomi pesanti. In Europa, Delecour aggiunge carisma e precisione da maestro dell’asfalto capace di graffiare anche sulla sterra; Loubet porta la solidità WRC-2 e chilometri con le Ford M-Sport; Solans, campione JWRC, ha un piede da specialisti; Rumeau è la nuova onda francese che in patria chiamano già “erede di Michèle Mouton”.
La pista non perdona, ma regala. La Yaris WRC2 con gomme Pirelli della Delta Rally è l’attrezzo giusto per un terreno che cambia giro dopo giro: fondi compatti al mattino, solchi e grip variabile alla sera. Qui si vede la differenza tra chi improvvisa e chi legge la strada. Sulla Masseria Camarda, residenza pugliese di Cesare Fiorio, i riferimenti scorrono tra ulivi e brevi compressioni: staccata sporca, appoggio, lancio. Il baricentro della gara è la gestione: temperatura delle gomme, scelta di mescola, pulizia nel tratto centrale per avere trazione nella parte conclusiva. La Fiorio Cup non è una passerella, è un esercizio di stile: pochi chilometri, zero alibi.
«Mi dispiace per l’assenza di Korhonen, ma al suo posto arriva una grande firma come Delecour», ammette Alex Fiorio. «Con Loubet e Solans sarà durissima per gli italiani. Molinaro ha già dimostrato di saper battere nomi illustri; la sfida con Rumeau accenderà gli appassionati della terra. Lo spettacolo sta per cominciare». Le parole fanno da cornice a un format che mette al centro il gesto: niente trasferte infinite, niente strategie di consumo; solo la precisione di una linea disegnata a velocità da brivido in pochi secondi.
La narrazione sportiva è anche un patto con il territorio. La Fiorio Cup vive del tifo locale e della rete di partner che trasformano una gara in un evento. Dalla spinta dei pugliesi – Gruppo Aló, White Wise, Rifle, Engineering Planning Construction, Generali – Marasciulo e Palmitessa, Farmacia Sant’Elia, Ted Group, Hello Group, Saluber, Roda Office, Simeone Carburanti, Masseria Camarda, Palazzo Camarda, Fragnite, Andrea Chirulli, CIA, Chirico Bistrot, Ciracì Motorsport, ACI Lecce – fino ai partner nazionali e internazionali come Pirelli, Ita Green Food, S.O.L.E. e S.O.L.E. Immobiliare, Ygros Race, Sansoni NCH, Calamit, Tenute Lunelli, Freem, Caffè Milano, Modelleria Modenese: nomi che aggiungono logistica, competenza, ospitalità. È il circuito invisibile che alimenta la macchina sportiva.
Quando il nastro si alza, resterà il suono pieno dei quattro cilindri, la polvere che s’alza, la sensazione che ogni passaggio possa essere quello buono. Team Italia contro Team Europa non è solo una bandiera, è un confronto tra scuole di guida: appoggio pulito e progressione “alla francese”, scatto e ritmo mediterraneo, freddezza nordica nel punto di corda. Al traguardo vincerà chi saprà unire talento, lettura del fondo e gestione dei dettagli. Il resto lo farà la Puglia, con il suo pubblico caldissimo e quella luce di ottobre che trasforma la Masseria Camarda in un palcoscenico naturale. La Fiorio Cup è quasi qui: l’ultima frenata è per i cronometri, la prima accelerazione è per il cuore.
