Milano, 25 mag. (Adnkronos) - Se per quest'anno "ce la facciamo", nel medio periodo "la situazione è più complicata" rispetto ai conti pubblici italiani e "c'è un elemento di rischio". E' quanto afferma Carlo Cottarelli, economista e direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani dell'Università Cattolica, durante un webinar organizzato dall'Istituto Bruno Leoni. "Quest'anno il deficit aumenterà secondo me oltre il 10,4% che dice il Governo" e così il debito pubblico sul pil, che "aumenterà di più di 20 punti percentuali" rispetto a quelli previsti dall'Esecutivo. "Si potrebbe arrivare a un debito pubblico sul Pil pari al 160%, però un quarto di questo potrebbe essere nelle mani della banca centrale europea", dice Cottarelli. Un rischio è legato all'inflazione: "Se aumentasse, la Bce dovrebbe vendere sul mercato questi titoli. Non dovesse farlo, però la stabilità degli investitori del nostro debito pubblico sarebbe addirittura aumentata visto la maggiore presenza della Bce". La Banca centrale "sta comprando una marea di titoli di Stato quest'anno: tra gli acquisti totali e il rinnovo dei titoli già in possesso si tratta di 220 miliardi su un fabbisogno di circa 500 miliardi dello Stato per quest'anno".
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