dettaglio - Affaritaliani.it

Milano, 22 mag. (Adnkronos) - "Siete pronti ragazzi? Buona fortuna in battaglia! Radete al suolo quella fabbrica...daje mie leoni". E' con queste parole che il presunto boss della mafia turca Baris Boyun, incita i suoi uomini per un attentato (fallito) per vendicarsi di quello da lui subito in precedenza. Boyun, nonostante sia ai domiciliari, progetta l'attacco a una struttura nella città di Tekirdag, non distante da Instanbul, un progetto i cui esiti sarebbero stati evidenti: "Dammi una settimana di tempo, sto facendo grandi preparativi, tutta la Turchia ne parlerà". Le conversazioni intercettate sono sempre più serrate a mano a mano che i preparativi prendono corpo con sopralluoghi, con tanto di droni, alla fabbrica per colpire il rivale Burhanettin Saral del gruppo noto come Saralar. L'attacco armato, in concomitanza con il Ramadan a fine marzo, salta per la presenza della polizia turca che controlla la fabbrica. Un'anomalia che insinua il sospetto che uno dei ragazzi sia stato intercettato e che diventa realtà con alcuni arresti eseguiti in Turchia. Per il gip Crepaldi, "il tenore delle conversazioni impone di ritenere provato come l’obiettivo diretto dell’attentato fosse proprio Saral (ritenuto dall'arrestato vicino al potere dominante in Turchia, ndr), ma l’intenzione del Boyun e dei suoi uomini fosse, comunque, di interferire con lo status quo esistente Turchia: Boyun ha più volte esternato la sua volontà di scalzare il gruppo attualmente al potere, che corrompe lo Stato e lo considera come un criminale di 'quarta categoria'". E proprio per dimostrare la propria potenza al potere politico turco, "per Boyun è indifferente che si riesca davvero ad uccidere il rivale o meno: 'se questo affare non avesse successo, credimi, faremo puntare su di loro gli occhi dello Stato e poi li spaventeremo noi, perché all'ingresso ci siamo noi!'". Non vi è dubbio che un blitz con armi pesanti, bombe a mano e un bazooka all’interno di una fabbrica "possa concretamente arrecare un grave danno alla Turchia, in considerazione della dimostrazione di forza che l’organizzazione di Boyun avrebbe dato sul piano criminale e sul senso di insicurezza che sarebbe derivato da un attacco ad un luogo che accoglie quotidianamente i lavoratori" si legge nell'ordinanza.





in evidenza
Affari va in rete

MediaTech

Affari va in rete

in vetrina
Il Roma Pride compie 30 anni: Annalisa madrina e Elly Schlein al corteo. FOTO e VIDEO

Il Roma Pride compie 30 anni: Annalisa madrina e Elly Schlein al corteo. FOTO e VIDEO

Gli Scatti d’Affari

Ferrero lancia il nuovo gelato al gusto Nutella

Gli Scatti d’Affari

UniCredit, la filiale on line buddy è partner della Coppa Davis

Gli Scatti d’Affari

SMI Group: conclusa la terza edizione dell’Open Day ‘Human and Machine’

Gli Scatti d’Affari

PwC supporta B2Cheese, la fiera internazionale del settore lattiero-caseario

Gli Scatti d’Affari

CDP e Inps: presentato il progetto sul senior housing 'Spazio Blu'

Gli Scatti d’Affari

Decarbonizzazione, Bracchi: obiettivo emissioni ridotte di un terzo al 2028

Gli Scatti d’Affari

Copenaghen, Dexelance al 3daysofdesign: in programma dal 12 al 14 giugno

Gli Scatti d’Affari

Sacchi e Worldrise: iniziative di beach cleaning sulle spiagge liguri

Gli Scatti d’Affari

Global Strategy: presentata la XIV Edizione dell’OsservatorioPMI

Gli Scatti d’Affari

Newlat food: acquisizione di Princes e obiettivi per il 2030

Guarda gli altri Scatti
motori
Luca De Meo CEO Renault Group, la visione dietro l'Alpine A290

Luca De Meo CEO Renault Group, la visione dietro l'Alpine A290

I sondaggi di AI

G7, sguardo gelido di Meloni a Macron dopo la polemica sull'aborto. Una caduta di stile della premier? VOTA


Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.