Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Penso sia molto facile prendersela con la Palombelli, quando il racconto del femminicidio in Italia è sempre questo. Tutti i giornali titolano 'l'autista l'ha uccisa perché lei voleva lasciarlo', mettendo il gesto dell'uomo in consequenzialità rispetto alla decisione della donna. E' sempre colpa della donna, su tutti i giornali". E' l'opinione della scrittrice Michela Murgia che, in un'intervista con l'Adnkronos, commenta così le roventi polemiche scaturite dalle parole di Barbara Palombelli nel corso della trasmissione 'Lo sportello di Forum'. "La consolazione che possiamo darci -osserva la Murgia- è che dieci anni fa non si sarebbe sollevato alcun polverone per queste dichiarazioni, oggi sì. La speranza è che questa polvere oggi seppellisca ogni testata, ogni notiziario che ancora titola così". Per l'autrice sarda, "non è Palombelli il problema. Ogni giorno il femminicidio viene raccontato come un affare 'di famiglia'. Questa scelta narrativa, di cui Palombelli è solo l'interprete più esplicita, è in realtà costante". Tutti i giorni, affonda la scrittrice, "sui giornali si prende la decisione di raccontare le donne morte dal punto di vista degli assassini. Le loro scuse, i loro alibi, le opinioni dei loro parenti. E guarda caso si dice sempre che brava persona fosse, che gentile, salutava sempre... Il problema è tutto l'impianto della narrazione giornalistica a tutti i livelli. La Palombelli è stata solo incautamente esplicita". (di Ilaria Floris)
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