(Adnkronos) - "Il mondo di 'Rika' - racconta Vattani - è un mondo miserabile, alla Dickens. La Tokyo che ho voluto raccontare è meschina, come anche Roma è diversa da come la conosciamo perché è vista da occhi diversi, una capitale dalla bellezza sfatta, distante. Ma è in questo grigiore, in questa oscurità, che si vede brillare la luce di questa ragazzina, nel coraggio di tener fede a questa sua promessa di non farsi più fregare. 'Rika' è un po' il mio testamento da scrittore: una storia esplosiva, violenta, brutta, che fa emergere la bellezza immortale della giovinezza". "Scrivere un libro al femminile, al presente, in prima persona è stata una sfida, non l'avevo mai fatto - prosegue il diplomatico - e devo ringraziare tutte le donne che conosco e in particolare mia figlia, perché è anche tramite loro che ho potuto operare una trasformazione, uccidere la mia identità e acquisirne un'altra. Mi ha cambiato questo libro: ha cambiato il mio modo di vedere l'uomo e ha modificato alcuni miei pensieri e comportamenti rispetto al mondo delle donne. E' stato difficilissimo ma appassionante, e ora per me Rika è viva: vedere uscire questo libro è stato come vederla camminare nel mondo".
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