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Milano, 22 mag. (Adnkronos) - Personale della squadra mobile della questura di Lodi, coordinato dalla locale procura, ha sgominato un sodalizio criminale ritenuto responsabile di diversi furti e tentativi di furto ai danni di esercizi commerciali nel settore della telefonia e dell'informatica avvenuti lo scorso mese di dicembre. A finire in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Lodi, un soggetto di origine rumena individuato come uno degli autori di tre furti, il primo commesso il 2 dicembre a San Colombano al Lambro, nel milanese, un secondo in data 11 dicembre a Lodi e un terzo il 15 dicembre a Codogno, oltre che di un tentativo di furto perpetrato lo stesso giorno, sempre a Codogno. Un secondo cittadino rumeno, destinatario di un analogo provvedimento di custodia cautelare in carcere, è stato rintracciato e arrestato questa mattina a Milano. Gli agenti hanno inoltre eseguito delle perquisizioni, che hanno riguardato anche un cittadino italiano residente in provincia di Lodi, indagato in stato di libertà poiché ritenuto il ricettatore dei telefoni e dei dispositivi provento dei furti oggetto di indagine.Il sodalizio criminale aveva preso di mira diversi negozi di telefonia della provincia di Lodi e Milano, con colpi mirati portati a segno che avevano consentito alla banda di asportare moltissimi smartphone, tablet, smartwatch e pc portatili dall'ingente valore commerciale. Le indagini hanno consentito di accertare che il gruppo agiva secondo uno schema preciso, ovvero effettuando prima sopralluoghi mirati, per poi portare a termine i furti di notte, suddividendosi i ruoli operativi tra chi fungeva da autista e chi commetteva materialmente i colpi, avvenuti sempre con lo stesso modus operandi.L'acquisizione dei filmati di video sorveglianza dei negozi destinatari dei furti e dei transiti dei sistemi di lettura targhe delle località dove sono stati perpetrati hanno permesso di individuare il mezzo sul quale gli autori viaggiavano, consentendo l'individuazione del primo responsabile e, attraverso mirati accertamenti presso le banche dati in uso alle forze di polizia, quella del complice. La svolta nelle indagini è stata la perquisizione effettuata a carico di uno dei due responsabili, che ha permesso di far emergere indizi a carico dell'italiano che, di fatto, aveva commissionato i furti e si era occupato di ricettare gli smartphone e i dispositivi rubati.La ricostruzione investigativa effettuata dalla squadra mobile di Lodi, coordinata dalla procura, è stata pienamente accolta dal tribunale che ha emesso a carico di due dei tre indagati altrettante misure di custodia cautelare in carcere; il complice italiano è stato deferito per ricettazione.





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