Pensioni, allarme rosso (dell'Inps). Altro che 62, al lavoro fino a 71 anni - Affaritaliani.it

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Pensioni, allarme rosso (dell'Inps). Altro che 62, al lavoro fino a 71 anni

Pensioni allarme: per l'Ocse futura età pensionabile Italia a 71 anni

Pensioni, conti allarme rosso: troppe uscite anticipate

Attenti alle pensioni: la spesa italiana è la seconda in area Ocse. Le deroghe pensionistiche alla legge Fornero e la pandemia mandano in crisi il sistema di Welfare. E i conti dell'Inps - come riporta Il Sole 24 Ore si coloronano di rosso: "l'istituto guidato da Pasquale Tridico chiuderà l'esercizio 2021 con un risultato negativo di 20,2 miliardi. Anche se lo stesso presidente dell'Inps fa notare che il disavanzo è più contenuto rispetto a quello del 2020 (-27,1 miliardi) e che la causa principale è da ricercare negli interventi adottati per fronteggiare l'emergenza Covid. Ma Tridico conferma anche gli squilibri che stanno patendo le gestione pensionistiche dei lavoratori autonomi e dei dipendenti pubblici".

Pensione a 71 anni in Italia per l'Ocse

Il risultato? In Italia, "il requisito di futura età pensionabile 'normale' è tra i più elevati con 71 anni di età, come la Danimarca (74 anni), l'Estonia (71 anni) e i Paesi Bassi (71 anni), contro una media Ocse di 66 anni per la generazione che accede adesso al mercato del lavoro". E' quanto nei giorni scorsi ha sottolineato proprio l'Ocse nel rapporto 'Pensions at a Glance' che passa in rassegna i sistemi pensionistici nei paesi dell'area.   In Italia e in questi altri due Paesi, sottolinea l'Organizzazione di Parigi, "tutti i miglioramenti dell'aspettativa di vita vengono automaticamente integrati all'età pensionabile. In alternativa, la Finlandia e i Paesi Bassi trasmettono due terzi dei miglioramenti dell'aspettativa di vita all'età pensionabile".

Ocse: pensioni basse per donne con lavoro discontinuo-autonomi

In Italia, una lavoratrice che inizia la sua carriera a 27 anni ed è disoccupata per 10 anni nell'arco della sua vita professionale riceverà una pensione inferiore del 27% rispetto a quella di una lavoratrice a tempo pieno, contro la media del 22% inferiore nell'area dell'Ocse. Lo rileva lo studio dell'organizzazione di Parigi 'Pensions at a Glance' che passa in rassegna i sistemi pensionistici nei paesi dell'area.    "Poiché le aliquote contributive dei lavoratori autonomi sono inferiori di un terzo rispetto a quelle dei dipendenti - sottolinea ancora l'Ocse - i lavoratori autonomi possono aspettarsi pensioni inferiori di circa il 30% rispetto a quelle dei dipendenti con lo stesso reddito imponibile per tutta la carriera: la media Ocse è del 25% più bassa". (AGI)