Politica
Alemanno su Orsini. "A teatro è narciso ma va ascoltato. Putin? Provocato"



L'ex sindaco di Roma: "Draghi ha una responsabilità gravissima, non ha aiutato Francia e Germania ad avanzare una proposta di pace concreta"
Guerra Russia Ucraina, Alemanno: "Con Trump non sarebbe successo"
Gianni Alemanno era seduto tra gli spettatori ad ascoltare il monologo di Alessandro Orsini a teatro l'altra sera all'Umberto di Roma. "Ci sono andato - spiega l'ex sindaco di Roma a Repubblica - perché non mi piace la demonizzazione che si fa di una persona che parla fuori dal coro. Putin naturalmente ha sbagliato, ma bisogna farsi anche qualche domanda su chi, come la Nato, l’ha provocato. Ora per arrivare alla pace, la chiave è il Donbass. Lì, dal 2014, i filorussi i torti li hanno subiti, e nessuno ha mai avanzato una proposta. Si faccia un referendum per fare decidere alle popolazioni delle due Repubbliche del Donbass da che parte vogliono stare".
"Un'idea su Orsini? È un po’ narciso, - prosegue Alemanno a Repubblica - ma la sua voce va rispettata perché porta un altro punto di vista nel pensiero dominante. Le sue idee in realtà sono molto più diffuse di quanto appaia dai media, anche tra i ceti moderati. Si sta riproducendo una spaccatura orizzontale tra il palazzo e la gente. A Draghi rimprovero di essere troppo appiattito sugli Usa, e di non avere aiutato Francia e Germania a fare una proposta di pace concreta. Una responsabilità gravissima. Con Trump la guerra in Ucraina non ci sarebbe stata".