Politica
Pd all'attacco di Meloni: "È la paladina dell'immobilismo europeo che ci rende deboli e prede di altri che vogliono spartirsi l'Ue"
Brando Benifei, eurodeputato Dem, ad Affaritaliani

"Una postura imbarazzante per chi guida un Paese fondatore dell’Unione europea"
"Giorgia Meloni continua a perseguire un’agenda internazionale contraria agli interessi del Paese: non solo è stata la più solerte a spingere per accettare le condizioni dell’accordo commerciale con gli Stati Uniti non battendosi fino in fondo per ottenere esenzioni per settori delicati per il nostro Paese come il vitivinicolo o la meccanica, ma rilancia anche pubblicamente la sua contrarietà al voto a maggioranza, difendendo il diritto di veto che blocca ad esempio qualunque decisione per contrastare i paradisi fiscali interni all’Unione Europea. Meloni difende un’idea di Europa dove Orban può alzarsi una mattina e dire che vuole le risorse comunitarie per sé ma non vuole sottostare a nessun impegno comune". Lo afferma ad Affaritaliani l’eurodeputato del Pd Brando Benifei, Presidente della Delegazione per i Rapporti con gli Stati Uniti dell’europarlamento, all'indomani del Consiglio europeo a Bruxelles.
"Eppure l’Italia a fine 2023 aveva aderito a una dichiarazione di Paesi a favore della maggioranza qualificata, segno che anche il governo è spaccato ma poi alla fine dei conti decide Meloni. E questo è il vero problema: la nostra Presidente del Consiglio è diventata la paladina dell’immobilismo europeo, di un’Europa che non conta niente perché bloccata da procedure farraginose che fanno prevalere le divisioni, in questo momento facendo contenti tutti coloro che nel mondo vogliono un continente debole, magari da spartirsi in aree d’influenza. Una postura imbarazzante per chi guida un Paese fondatore dell’Unione europea", conclude il parlamentare europeo del Partito Democratico.
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