Campania, il Centrosinistra rischia di spaccarsi in tre con il Pd che sta con Fico. Cdx pronto a schierare (e a vincere) con Cirielli - Affaritaliani.it

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Campania, il Centrosinistra rischia di spaccarsi in tre con il Pd che sta con Fico. Cdx pronto a schierare (e a vincere) con Cirielli

Che cosa accadrà alle Regionali dopo la Consulta. Scenario

Di Alberto Maggi

In caso di sconfitta si aprirà un 'processo' a Schlein, con Dario Franceschini pronto a mollare la segretaria e a schierarsi con il fronte moderato che punta su Gentiloni segretario e candidato premier


"E' ancora lunga". Poche parole ma chiare e precise quelle del deputato del Partito Democratico Piero De Luca, figlio del Governatore uscente Vincenzo De Luca stoppato dalla Consulta che ha bocciato la legge regionale che avrebbe consentito al vulcanico presidente di ricandidarsi alle prossime elezioni. Un avvertimento, quello di De Luca junior, diretto soprattutto alla segretaria del Pd, suo partito, Elly Schlein, la quale, come anticipato da Affaritaliani.it, ha dato il via libera alla candidatura di Roberto Fico, ex presidente della Camera ed esponente del Movimento 5 Stelle molto vicino a Giuseppe Conte.

Una mossa, quella di Schlein, che serve alla leader del Nazareno per tenere unito il legame con i pentastellati e non far 'scappare' Conte nella sua opposizione solitaria al governo Meloni, soprattutto sulla politica estera e sul riarmo europeo voluto da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Peccato che la decisione della segretaria Dem non sia piaciuta affatto alla minoranza interna, guidata da Lorenzo Guerini, Piero Fassino e Pina Picierno che punta su Paolo Gentiloni come leader e candidato alla presidenza del Consiglio alle prossime elezioni politiche e che non vuole assolutamente inseguire il M5S.

Ma le parole di De Luca (Piero) vanno lette come la possibilità/probabilità (alta) che De Luca, Vincenzo, candidi un suo fedelissimo alla guida della Campania alle prossime elezioni regionali con una serie di liste civiche che portano tutte il suo nome, garanzie di voti e consenso soprattutto tra gli elettori Dem. Non solo, l'alleanza Pd-M5S e l'appiattimento di Schlein su Fico porterà sicuramente Azione di Carlo Calenda a non essere nella coalizione (per Calenda i pentastellati andrebbero 'cancellati') e quindi il rischio concreto è che il Centrosinistra si presenti con tre candidati, lacerato dalle lotte intestine, anche se Italia Viva quasi certamente sosterrà Fico visto che ormai Matteo Renzi (che ormai però vale pochissimi voti) è tornato all'ovile della sinistra (solo in chiave anti-Meloni).

Strada spianata, con questo scenario, per una vittoria del Centrodestra, che non candiderà sicuramente Matteo Piantedosi (che resterà al timone del ministero dell'Interno e in cambio la Lega otterrà nuovamente il Veneto, anche se non più con Luca Zaia) e che quasi certamente dovrebbe schierare il vice-ministro degli Esteri di Fratelli d'Italia Edmondo Cirielli, deputato nato a Nocera Inferiore in provincia di Salerno, Per la premier, sempre consigliata dalla sorella Arianna Meloni, strappare alla sinistra e al Pd la Campania sarebbe un colpaccio, anche se più per le divisioni delle opposizioni che per merito della maggioranza.

E' evidente che in caso di sconfitta, dopo il voto, si aprirà un 'processo' interno a Schlein, con Dario Franceschini pronto a mollare la segretaria e a schierarsi con il fronte moderato, liberale e cattolico - che include anche l'ex premier Romano Prodi - che punta tutto su Gentiloni segretario e candidato premier, pensando che sia l'unico a poter unire le opposizioni e sconfiggere il Centrodestra alle Politiche.

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