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Politica
Carceri, il Pd critica Bonafede. Renzi chiede le dimissioni dei dirigenti

Carceri: linea fermezza M5s, lo Stato non si piega - "Le sommosse che si sono verificate in alcune Carceri italiane, messe in atto da una minoranza della popolazione detenuta, non possono trovare alcuna giustificazione e non possono essere tollerate in nessun modo dallo Stato". M5s si attesta sulla linea della fermezza e, con in una nota dei suoi deputati in commissione Giustizia, ringrazia "una volta di piu'" Polizia penitenziaria, forze dell'ordine, direttori delle Carceri e provveditori, "che hanno saputo ripristinare l'ordine garantendo la sicurezza dentro e fuori dai penitenziari". "Il Dap sin dal 22 febbraio ha emanato e aggiornato provvedimenti a salvaguardia della salute nelle Carceri, anche con atti amministrativi poi confluiti nei decreti legge del 2 e del 8 marzo. Misure, come quelle contestate relative alla limitazione temporanea dei colloqui non devono trasformarsi - dicono ancora i 5 stelle - in un pretesto per inscenare proteste violente. L'unica logica e' quella di tutelare la salute di tutti all'interno dei penitenziari come all'esterno".

"A tutti e' chiesto in questo momento di cambiare i propri comportamenti e le proprie abitudini e la maggioranza dei detenuti, esprimendo legittimamente la propria paura, ha responsabilmente compreso queste misure che non sono contro qualcuno, ma a vantaggio della collettivita'. Conosciamo la situazione delle Carceri e, come ha ricordato il ministro Bonafede, da tempo e' stata prevista l'assunzione di oltre 2500 agenti di polizia penitenziaria, 1500 dei quali sono gia' entrati in servizio. Inoltre, sono stati incentivati i protocolli di lavoro per i detenuti ed e' stato rafforzato il profilo della rieducazione, anche grazie agli investimenti previsti nell'ultima legge di bilancio", affermano ancora. "E' dannoso e privo di logica, in un momento come quello che stiamo vivendo, cercare di strumentalizzare la situazione. Cosi' come non e' accettabile che i disordini siano causati con l'obiettivo di colpire lo Stato - ammoniscono i 5 stelle - in una situazione di emergenza per ottenere dallo Stato benefici o misure di clemenza. Lo Stato quindi non si piega ne' mai si pieghera' ad alcuna forma di ricatto. Tutti , senza esclusioni, siamo chiamati a dare il proprio contributo alla societa' per arginare l'emergenza sanitaria. L'unico modo per farlo e' seguire le regole con grande senso di responsabilita'".

Carceri: Pd, qualcosa non ha funzionato in catena di comando - "Noi ministro non siamo tra coloro che in queste ore hanno chiesto la testa di qualcuno, a partire dai vertici del Dap, pur tuttavia - pur non essendo questo il momento di chiedere teste - quanto accaduto e' stato incredibilmente grave e pericoloso per chi lavora nelle Carceri e per chi vi si trova dentro e dimostra che piu' di una cosa non ha funzionato nella catena di comando. E' obbligatorio che si faccia piena luce su cosa non ha funzionato e sul perche' non ha funzionato e sulle responsabilita' e i vuoti che ci sono stati nella catena di comando. Una volta fatto questo, ed e' obbligatorio accertarlo, siamo certi che saranno assunte tutte le decisioni e misure necessarie per garantire" un ritorno di "autorevolezza ed efficacia ed efficienza ora mancate". Lo ha detto, intervenendo in Aula alla Camera dopo l'informativa urgente del Guardasigilli sulla situazione delle Carceri, il responsabile giustizia del Pd, Walter Verini.

Carceri, Renzi: rafforzare ordine pubblico, dirigenti si dimettano - "Per le Carceri non è una stagione facile: rafforziamo l'ordine pubblico, non si faccia finta di niente di fronte a 12 morti nelle Carceri e i dirigenti di prima fascia si dimettano". Lo ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi intervenendo al Senato sulla relazione del governo sullo spostamento del debito.

CORONAVIRUS. CARCERI, GELMINI: GESTIONE DILETTANTESCA, BONAFEDE SI DIMETTA - "Dopo quello che e' accaduto negli scorsi giorni nelle CARCERI italiane, devastazioni, incendi, evasioni di massa e la morte di 14 detenuti fra Modena, Rieti e Bologna, le dimissioni sarebbero il minimo sindacale. Del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, come del capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria". Lo dice Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. Poi, aggiunge: "La vicenda e' stata gestita con un incredibile dilettantismo. Sono tuttora latitanti sedici evasi dal carcere di Foggia, fra i quali anche delinquenti pericolosi. Cosa altro deve succedere perche' qualcuno si assuma le sue responsabilita'? La sicurezza di tutti gli operatori del settore deve essere salvaguardata, cosi' come, passata l'emergenza sanitaria, dovranno essere adeguati gli organici della polizia penitenziaria e stabilite misure di sicurezza in grado di impedire il ripetersi del saccheggio delle infermerie. Naturalmente andra' anche fatta piena luce sui decessi che si sono verificati e andra' affrontata anche la questione del sovraffollamento e della civilta' del nostro sistema sanzionatorio, ma per tutto cio' occorre una guida ferma e autorevole, che e' di tutta evidenza carente".

Carceri: FdI, cessata emergenza dimissioni Bonafede e capo Dap - "Credo che i cittadini abbiano il diritto di sapere se si potevano evitare quelle morti orribili, le decine di milioni di euro di danni al patrimonio dello Stato, quella immagine cosi' poco edificante, quei rischi per gli uomini e le donne della polizia penitenziaria e per quanti lavorano nel mondo delle strutture penitenziarie. Noi oggi questo ci saremmo aspettati di sapere dal ministro Bonafede, non il racconto di cio' che abbiamo gia' visto dalle terribili immagini trasmesse da tutti i telegiornali". Lo ha detto in Aula della Camera Carolina Varchi di FdI, dopo l'informativa urgente del Guardasigilli sulla situazione nelle Carceri. "Noi pretendiamo verita' sui numeri, vogliamo sapere quanti sono i rivoltosi che sono stati gia' posti in isolamento, per quali reati sono stati denunciati, quali processi si celebreranno per direttissima e cosa fa lo Stato per ripristinare il rispetto delle regole. Le opposizioni hanno deciso responsabilmente di non strumentalizzare il coronavirus, ma questa emergenza non puo' diventare un alibi per chi non riesce a governare. Cessata questa emergenza FdI si aspetta le dimissioni del ministro Bonafede e del capo del Dap, perche' quando qualcosa non funziona senso di responsabilita' impone di fare un passo indietro", ha concluso Varchi.

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