Politica

Casellati: "Gianni Letta travisato. Il Pd svuota la figura del Presidente"

Di Alberto Maggi

Premierato, il ministro delle Riforme Elisabetta Casellati ad Affaritaliani.it

"Nessuno dei rilevanti poteri del Capo dello Stato, previsti in nove articoli della Costituzione, è stato toccato"

 

"Molti autorevoli costituzionalisti uditi in Commissione al Senato hanno condiviso l’obiettivo di dare voce ai cittadini per scegliere un indirizzo politico attraverso l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Hanno proposto correttivi che rafforzano e non intaccano la ratio del nostro progetto di riforma. Ma la risposta del Pd è stata un controcanto falso e strumentale che evidenzia un vuoto di idee e di proposte". Lo afferma ad Affaritaliani.it il ministro delle Riforme Elisabetta Casellati parlando del cosiddetto premierato all'esame del Senato. 

"Nessuno dei rilevanti poteri del Capo dello Stato, previsti in nove articoli della Costituzione, è stato toccato. Per questo le parole di Gianni Letta sono state travisate, perché l’ipotesi da lui prospettata riguarda un rapporto generico tra due poteri, ma non quello specifico del “Premierato all’italiana“ da noi proposto, che si distingue dagli altri e soprattutto dal Cancellierato alla tedesca, tanto sbandierato dal Pd, che svuota la figura del Capo dello Stato relegandola al ruolo di un mero notaio", conclude Casellati.

LE PAROLE DI GIANNI LETTA

"Secondo me la figura del presidente della Repubblica cosi' com'e' disegnata e l'interpretazione cosi' come e' stata data dai singoli presidenti nel rispetto della Costituzione, come tutti i costituzionalisti oggi riconoscono, sta bene cosi': non l'attenuerei, non la ridisegnerei, non toglierei nessuna delle prerogative cosi' come attualmente sono state esercitate". Lo ha detto Gianni Letta nel corso dell'incontro promosso dal Movimento Progetto Citta' e dal suo Presidente, Andrea Ceccherini, per consegnare allo stesso Letta il Premio Progetto Citta' 2023. Rispondendo ad una domanda di Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, che gli chiedeva se la riforma costituzionale presentata dall'attuale governo ridurrebbe i poteri del Presidente della Repubblica, Letta ha aggiunti: "Questo fatalmente accadrebbe, perche' la forza che ti deriva dalla investitura popolare e' certamente maggiore di quella che deriva dal Parlamento, non sta scritto, ma e' ovvio che poi nella dialettica chi e' investito ha piu' forza. Oggi abbiamo un presidente felicemente regnante nel suo secondo mandato, che esercita il suo mandato in maniera splendida, perche' ha fatto tanto bene a questo paese".