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Enel, quasi certa la conferma dell'Ad Cattaneo. A meno che…

Enel, quasi certa la conferma dell'Ad Cattaneo
Flavio Cattaneo, nato a Rho (Milano) il 27 giugno 1963, ha tutte le carte in regola per la riconferma come amministratore delegato dell'Enel (carica che ricopre dal 2023) nell'infornata di nomine di aziende partecipate che ci sarà il prossimo aprile 2026. Il manager milanese - spiegano fonti della maggioranza di Centrodestra - ha ottimi rapporti sia con il vicepremier, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, segretario della Lega, sia con Ignazio La Russa, presidente del Senato e uomo di grande peso in Fratelli d'Italia, partito della presidente del Consiglio.
Non solo, fonti di Forza Italia spiegano anche che Cattaneo è "ben visto, apprezzato e stimato" anche dagli azzurri del partito guidato dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Non va dimenticato che pochi giorni fa Enel ha annunciato i conti con una forte riduzione del debito e quindi Cattaneo gode della totale e piena fiducia dell'esecutivo.
C’è solo una possibilità che permetterebbe a Cattaneo di diventare una sorta di top player assoluto (non va dimenticato che è stato, nell’ordine, amministratore delegato di Fiera Milano, di Terna, direttore generale della Rai, amministratore delegato di Telecom, fondatore e Ceo di Italo e ora ad di Enel), un unicum nel panorama manageriale italiano. E quella possibilità si chiama Generali, la cassaforte del risparmio degli italiani, un’azienda con quasi 200 anni di storia. Ebbene, se davvero prendesse piede un rimpasto orchestrato da Francesco Gaetano Caltagirone e Francesco Milleri (che però ultimamente è sembrato meno “agguerrito”) per far saltare Philippe Donnet, a quel punto sì che si potrebbero aprirsi le porte del Leone di Trieste per il manager rhodense. E al suo posto in Enel? Qualcuno insistentemente consiglia di guardare ai piani alti di Piazza della Croce Rossa...
