Coronavirus, la Lucarelli sfotte Bojo: “Sopravviva per raccontare al gregge"
“Spero vivamente che Boris Johnson sopravviva. Perché deve poter raccontare al gregge cos’è il Coronavirus. Vissuto in terapia intensiva peró”, questi gli auguri al veleno che l'opinionista Selvaggia Lucarelli ha riservato al Premier inglese Boris Johnson che sta lottando per sopravvivere al coronavirus dal reparto di terapia intensiva del St Thomas, ospedale pubblico di fronte al Parlamento di Westminster.
Un sarcasmo squallido e ipocrita che la Lucarelli avrebbe dovuto evitare anche alla luce delle sue recenti prese di posizione in tema di Coronavirus.
La giornalista forse dimentica che a fine gennaio cianciava di psicosi coronavirus e tanto per buttarla sul solito razzismo twittava con protervia che “È morto lo 0,0000043% della popolazione. Giusto per ricordare i numeri della psicosi per cui si ha paura di ordinare involtini primavera”.
La stessa Lucarelli il 26 febbraio scriveva, spocchiosamente sui social, di ritenere: “folli tutte le direttive che impediscono alle persone di aggregarsi in luoghi pubblici, ma la decisione di alcune regioni di chiudere le scuole è criminale. Io non so se Beppe Sala ha la più pallida idea di cosa significhi una settimana di vita con i figli a casa, durante il periodo lavorativo, ma credo si possa ritenere la quarantena più crudele della storia dopo quella toccata a Sallusti ai domiciliari con Daniela Santanchè”.
Solo dopo l'impennata dei contagi e dei morti da coronavirus la Lucarelli ha cambiato narrazione e adesso, al posto di tacere e riflettere sui propri errori, si permette pure di sfottere Bojo nel momento più drammatico della sua vita.
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