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Politica
Coronavirus, coprifuoco pure in Campania. Ma riaprono le scuole elementari

La Regione Campania chiederà il coprifuoco dalle ore 23 nel fine settimana già a partire dal prossimo venerdì, è quanto ha annunciato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, oggi in visita all'Ospedale del Mare. "Volevamo partire dall'ultimo weekend di ottobre, ma partiamo ora", ha spiegato De Luca. La richiesta sarà analoga a quella già presentata dalla Regione Lombardia e cioè "il blocco delle attività e della mobilità dalle ore 23".

"Autorizziamo da subito progetti speciali scolastici per bambini disabili e autistici e da lunedi' anche le attivita' delle scuole elementari", ha annunciato poi il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della sua visita al covid residence dell'Ospedale del Mare a Napoli. "C'e' stata una riunione poco fa tra l'assessore alla scuola Fortini e le organizzazioni scolastiche che hanno concordato sulle misure per la scuola su cui anche il Tar ci ha dato ragione. Ovviamente per le elementari i dirigenti scolastici devono rivolgersi alle Asl per garantire che ci siano condizioni sicurezza. Il presupposto per riaprire deve essere la garanzia delle condizioni sanitarie e questa garanzia non puo' essere scaricata sui presidi ma sulle Asl".

"Il sistema di tracciamento non sta più funzionando, il contagio è fuori controllo, l'assistenza domiciliare che è fondamentale non c'è un'unità che la faccia, le terapie intensive sono quasi tutte piene così come i posti negli ospedali, medici e infermieri sono già al collasso. È normale che così facendo arriveremo al lockdown", è lapidario il sindaco di Napoli Luigi De Magistris a Radio Cusano Campus nel giudicare la situaizone sanitaria in Campania. Il primo cittadino ne ha per tutti: per il governatore dem e per il governo.

"E il presidente della Regione - aggiunge - per nascondere ciò che non ha fatto, decide di chiudere le scuole, il luogo dove c'è il numero più basso di contagio. Conte dice che noi sindaci possiamo chiudere le piazze, le vie, come se avessimo le risorse per farlo. Se un generale arroccato nel suo palazzo non si rende conto che isoldati sono allo stremo, senza armi, senza munizioni, un po' di preoccupazione ci sta. La pandemia è diventata uno strumento di consenso, questo rischia di alterare il dibattito democratico nel nostro Paese".

"Per fortuna a Napoli abbiamo Pulcinella, che tenendo una maschera con le mani e con la sua parola, toglieva la maschera alle bugie del potere. Un'operazione verità si sta facendo, la bolla mediatica che ha innalzato alcuni personaggi che si sono posti come supereroi si sta sgonfiando, il rischio è che dal lanciafiamme si passi ad essere mangiafuoco", ha concluso De Magistris.

Accuse che piovano  anche dal governo: "Inviterei De Luca a occuparsi del sistema sanitario campano", ha tuonato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora a L'aria che tira su La 7, rispondendo alle domande sulle recenti dichiarazioni del governatore campano sulla sentenza del giudice sportivo in relazione al caso Juve-Napoli. "Sono molto preoccupato. E' stato molto facile chiudere per De Luca, ora che bisogna riaprire in sicurezza... Ha fallito? Mi sembra evidente", ha concluso.

Certo non aiutano le leggerezze di qualcuno. Infatti, nonostante il divieto in Campania di organizzare feste, anche conseguenti a cerimonie civili o religiose, in due ristoranti di Pagani e di San Marzano sul Sarno, nel Salernitano, si sono svolti contemporaneamente sei banchetti di prima comunione. È quanto scoperto, domenica scorsa, dai carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore che hanno constatato come, tra i partecipanti, vi fossero, ad ogni festa, numerose persone estranee alle famiglie conviventi degli organizzatori, anche in numero superiore a trenta. Così, sono scattate le sanzioni pecuniarie a carico di organizzatori e titolari dei locali. Questi ultimi, inoltre, hanno subito anche la chiusura provvisoria delle attività commerciali. 

 

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