A- A+
Politica
Dl Lavoro, i precari saranno più ricattabili. La Spagna fa l'opposto e vola
Pedro Sanchez (Lapresse)

Dl Lavoro, l'esempio della Spagna che ha ridotto la precarietà

Il governo Meloni tira dritto e proprio nella giornata della Festa dei lavoratori varerà il nuovo decreto che stabilirà le nuove regole per chi assume e per chi cerca un impiego. Nella bozza del decreto, - si legge sul Fatto Quotidiano - si intende nuovamente allargare il ricorso ai contratti a termine, con il plauso dei giuslavoristi vicini alle associazioni datoriali. In particolare, si affida ai contratti collettivi la scelta dei casi in cui siano consentiti contratti a termine di 24 mesi, con una previsione già inserita dal governo Draghi; ma soprattutto, in assenza della previsione da parte dei contratti collettivi – e dunque sino a che questa previsione non ci sia, come per i contratti collettivi scaduti da anni – ammette il termine ai contratti di lavoro "per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti, e in ogni caso entro il 31 dicembre 2024". Qui sembra che "le parti" siano quelle del contratto individuale: quindi si potrebbero stipulare contratti a termine per esigenze individuate solo dal datore di lavoro, essendo difficile che chi stia per essere assunto possa e voglia discutere con il datore di lavoro dell’effettiva presenza di queste esigenze.

La Spagna, - prosegue il Fatto - che vanta il primato dei rapporti a termine, si è messa sulla strada opposta con il r.d.l. 32/2021, osservando giustamente che un elevato livello di precarietà esercita una ulteriore pressione al ribasso dei livelli salariali, e che l’aumento della precarietà nelle fasi di espansione economica e di distruzione di posti nelle fasi recessive impediscono la stabilità necessaria a migliorare la produttività nelle imprese. Il risultato è stata l’immediata riduzione della quota di lavoro a termine, dal 20,9% del 2021 al 17,7% del 2022. Va però osservato che questo tentativo di ricorso ai contratti a termine si scontrerà contro il fatto che – qualunque cosa scrivano le parti del contratto individuale di lavoro – le esigenze tecniche, organizzative e produttive sarebbero contestabili innanzi al giudice del lavoro per verificare se vi sia una effettiva temporaneità delle stesse e, in mancanza di questa, far riconoscere il rapporto a tempo indeterminato.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
decreto lavoro

in evidenza
Affari va in rete

MediaTech

Affari va in rete


in vetrina
Gallerie d'Italia, arriva la mostra antologica di Mario Schifano

Gallerie d'Italia, arriva la mostra antologica di Mario Schifano



motori
Škoda svela Enyaq Coupé Respectline

Škoda svela Enyaq Coupé Respectline

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.