Politica
Elezioni politiche 2018, lo strano caso della campagna elettorale

Molto spesso la politica, e quella italiana non ne e’ da meno, regala contraddizioni a volte inspiegabili. Un esempio di questo ce lo sta regalando la campagna ,appena partita, per le prossime elezioni di primavera. Quali le contraddizioni? Un dato di fatto incontrovertibile e’ che il Paese, dopo un governo di Centrosinistra guidato dal premier Paolo Gentiloni si trova indiscutibilmente in una condizione migliore di quella di qualche anno fa. Sicuramente una parte di merito la si deve imputare all’uscita globale dalla crisi ma e’ fuor di dubbio che la guida a trazione PD ci ha messo del suo.
LA CAMPAGNA ELETTORALE. UNA CRESCITA DEL PIL INASPETTATA
Una crescita del PIL inaspettata, come conferma l’OCSE, all'1.6% nel 2017, dell’ 1.5% prevista per il 2018 ( allo stesso livello di quella della UK), un lieve calo della disoccupazione (dallo 11,2% di quest’anno allo 10,5% del prossimo). E poi senza dimenticare altri risultati positivi come il contenimento del fenomeno migranti, un lievissimo calo della propensione ad evadere le tasse (un cancro storico tutto italiano), e ultimo ma non ultimo, una manovra di bilancio ‘leggera’. Senza contare i crediti guadagnati sul campo da Paolo Gentiloni nella scena internazionale. L’ equilibrio, l’eleganza , la totale mancanza di alcun gossip e la fedelta’al capa partito Renzi, sono stati una piacevole sorpresa per molti leader politici abituati a ben altro. Nonostante tutto cio’ cosa si sta profilando nella campagna elettorale?
LA CAMPAGNA ELETTORALE. UNA CORSA A DUE, CENTRODESTRA
E M5S Sembra ci si stia muovendo verso una corsa a due, tra un Centrodestra del sempiterno Cavaliere Silvio Berlusconi e il Movimento 5 Stelle del giovane Luigi Di Maio. Pare quasi. inspiegabilmente, che il PD a guida Matteo Renzi abbia gia’ perso. Persino il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari a sorpresa dice che 'essere rappresentati dai grillini sarebbe molto peggio del caso Germania dove la Merkel stava cercando un alleato di destra’. Ed aggiunge che ’ sarebbe rischioso non solo in Italia ma pure in Europa a 27 potrebbero mettere un voto contro’. Lui stesso preferisce il Cavaliere ai grillini e quasi non considera il suo PD. E quindi la partita per il PD e’ gia’ persa? Tutto dipende da come Renzi si muoverà’ nei prossimi mesi e soprattutto da cosa faranno i dissidenti Luigi Bersani, Massimo D’Alema e Giuliano Pisapia. Solo i grillini,i coerentemente con il loro credo, non fanno ne’ faranno alleanze. Nessuna alternativa alla vittoria. Ma per gli altri, e soprattutto per il PD, attualmente isolato nel Centrosinistra, una possibilità’ per recuperare esiste. Se il leader fiorentino o i grandi vecchi e le giovani speranze, come Roberto Speranza, non prenderanno la palla al balzo regaleranno il paese, molto probabilmente, ad altri. Un bene, un male? Nulla di tutto ciò’ solo un qualcosa regalato da un paese dove la parola democrazia ha ancora un senso chiaro.