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Politica
Frattini, altro arbitro super partes alla Mattarella?
Franco Frattini

Frattini e la sentenza del Tar del Lazio, a chi verrà scaricata la colpa dell'aggravamento dei danni della pandemia?

Come previsto facilmente e con ampio anticipo, se non tutti, molti nodi stanno venendo al pettine. Un pettine a denti molto larghi, che hanno permesso il passaggio di tanti altri nodi, vista la cecità di Mr Tachipirina, dei suoi sponsor e il disinteresse dei pusillanimi chiamati delicatamente peones da Sgarbi.

Il sorprendente Frattini non ha fatto in tempo a sedersi sulla prestigiosa poltrona della Presidenza del Consiglio di Stato che, valutati in un battibaleno i pro e i contro d'una mossa a scapicollo, implorata da chi non è difficile immaginare, ha deciso, quasi seduta stante, di sospendere  la sentenza del Tar del Lazio (il quasi, per coerenza col non ha fatto in tempo a sedersi...).

L'eroico avvocato Grimaldi, spesso citato su Affaritaliani, ha diffuso subito un video, molto pacato, a commento della precipitosa sospensiva, che sarà discussa il 3 febbraio a palazzo Spada, sede del  Consiglio  di Stato.

Perché il nostro penoso governo, da tempo in un vicolo cieco, continua a dimenarsi, stando sempre, apparentemente, al capolinea? Questa volta, il 3 febbraio, esimi esperti di lana caprina, dovranno decidere su chi scaricare la colpa dell'aggravamento dei danni della pandemia. Perderanno tempo a discettare dottamente con citazioni a iosa se la "raccomandazione" di Mr Tachipirina, implicava o no spingere i medici a seguire la raccomandazione. Se la raccomandazione equivale a un consiglio, un suggerimento o che cos'altro, da seguire o da non tenere in considerazione, e così via, spaccando la millesima parte di in capello. Ancora, in più parti.

Risultato inevitabile di questi dottissimi e "scientifici" distinguo, sarà che quanto più si riuscisse a diminuire le responsabilità multiple di Mr Tachipirina, tanto più si scaricheranno sui poveri medici di base, quelli di famiglia che, nella più totale confusione, decisero di smettere di fare i medici, riducendosi a scrivere le ricette dettate loro dai pazientissimi pazienti, per telefono o via e-mail.

Dovendo arrivare a una conclusione, si hanno solo queste due possibilità:

a) si darà ragione al Tar del Lazio;

b) si scaricheranno le colpe sui medici di base.

Da sottolineare, come detto più volte su Affaritaliani, che il ridicolizzato e sempre spettinato Bobo, coinvolse sin dall'inizio, chiaramente e  attivandoli di fatto, i medici di famiglia e che questa decisione ha senz'altro contribuito a far tornare l'Inghilterra alla quasi normalità, mentre il modello Mr Tachipirina, esempio da seguire, ha addirittura prolungato lo stato d'emergenza, fino al 31/12/22.

Se si verificherà l'ipotesi a), per decenza Mr Tachipirina dovrebbe sparire dalla scena politica italiana, possibilmente insieme a Conte e Draghi.

Nel caso b), dovremmo avere, finalmente, la ribellione in  massa dei medici di base, capitanati dal loro bravo Presidente, Claudio Cricelli, anche lui spesso citato su Affaritaliani. Ricordiamo, infatti, quanto scrisse dopo le chiarissime raccomandazioni ricevute e quindi in tempi utili per mettere qualche toppa alle farneticazioni di Mr Tachipirina:

“Abbiamo affrontato inermi il Covid-19. Ancora oggi, protezioni e DPI non sono sufficienti; abbiamo una preparazione limitata e riceviamo messaggi contraddittori. Siamo disposti a farci carico responsabilmente di queste nuove mansioni solo se tutto questo fa parte di un cambiamento radicale, irreversibile e serio delle nostre condizioni di lavoro” sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente della SIMG

Mi sono stati segnalati diversi casi di pazienti che, di fronte ai mesi (fino a nove) da aspettare per un'analisi da effettuare in una struttura pubblica, hanno optato per una privata. Mostrati i risultati al proprio medico della mutua, hanno ricevuto ... la raccomandazione, il consiglio? No! L'ordine di ripetere le analisi presso una struttura pubblica, perché quelle private darebbero risultati inattendibili... .

Chissà perché m'è venuta in mente una frase che si ripeteva spesso, riferendosi alle condizioni della nostra povere Italia: la Cina è vicina...

Davvero è vicina?  No! In realtà è più lontana di quando ci sembrava vicina. Più  lontana, perché l'abbiamo superata e distaccata. Nonostante la lentezza di Mr Tachipirina, con tutta la collaborazione di ammiratori fantasiosi come Brunetta, il piatto e accondiscendente impiegato Draghi & C.

Questi credono di rendere la vita sempre più impossibile ai no-green paz, sottovalutando le risorse e l'intelligenza, superiore alla loro, dei veri fantasisti italiani. Da oggi non si può andare dal barbiere, dal callista, dal truccatore, senza green-paz? Qual è il problema? O il barbiere, ecc , vanno a casa dei no-green-paz o i giovani disoccupati che sono in grado di spuntare i capelli senza tagliuzzare le orecchie dei reclusi in casa, sostituiscono i professionisti.

A proposito, oggi hanno fatto chiudere il negozio a un barbiere che ha detto di non sapere nulla del divieto scattato. Visto, i vantaggi del progresso, rispetto al medio evo? Allora per le novità, passava il banditore a urlarle. Col progresso di oggi, devi stare con radio o tv sempre accese e sentirle e capirle per bene, altrimenti con tutti questi dpcm a rotoli, rischi di ritrovarti in mezzo a una strada. E, invece di allungare l'agonia dei resistenti, a stillicidio di dcpm, perché non rendere necessario il super green-paz, per usare il bancomat e ritirare soldi agli sportelli? Idea da suggerire a Brunetta, che andò in visibilio, definendolo geniale, il primo semi inutile green-paz!

Per finire, una constatazione espressa in tono naif, ma molto seria, per un paese con un governo dignitoso e non solo tignoso.

In base alle ultime notizie sui problemi nati per far votare tutti i parlamentari e i delegati, provenienti in particolare dalle isole che, senza green-paz, non potrebbero nemmeno salire sul traghetto, nave o aereo che sia  (se ne sta interessando il combattivo e torturato, vedi simpaticissima sbranatrice Amurri, Avv. Prof.  Ugo Mattei), è ovvio concludere:

Chi di green-paz ferisce, di green-paz perisce.                                                   

Nel pandemonio dei suoi dpcm sulla pandemia, governo auto incartato sul problema di far votare tutti per l'elezione del Presidente della Repubblica. 

 

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