Salvini-Meloni? Rapporti "inesistenti". Neanche un whastapp...
Con Berlusconi e Tajani qualche sporadico contatto. Inside
"Inesistenti". Una fonte ai massimi livelli di Fratelli d'Italia è lapidario nel rispondere alla domanda di Affaritaliani.it su come siano al momento i rapporti con la Lega. In sostanza, fanno sapere dal partito della destra erede di Alleanza Nazionale e del Movimento Sociale, dopo lo schiaffo sul cda Rai (con l'unica opposizione esclusa dai vertici della tv di Stato) tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni non c'è stato alcun contatto. Non solo non si sono incontrati, ma tra i due leader ormai ex sovranisti non c'è stata nemmeno una telefonata o un sms o un messaggio Whatsapp. Niente, zero. E con Forza Italia? Nonostante il passaggio a FdI di Lucio Malan, che ha infastidito non poco lo stato maggiore degli azzurri, tra Meloni e i vertici di FI qualche contatto, sporadico, c'è stato e c'è, sia con Antonio Tajani sia direttamente con Silvio Berlusconi (ovviamente a livello telefonico).
Ma a tenere banco e a lasciare l'amaro in bocca in casa Fratelli d'Italia, spiega le fonti parlamentari, è l'atteggiamento di Salvini. "Per Matteo va tutto bene, lui va avanti come se nulla fosse. Ma non va bene affatto". A dividere i due partiti di destra, oltre alla guerra nei sondaggi per la prima posizione, come evidenziano anche i dati Eumetra pubblicati da Affaritaliani.it, c'è sicuramente il tema Rai che segue l'esclusione di esponenti di FdI dalle commissioni speciali e in particolare quella sulla morte di David Rossi (Monte dei Paschi di Siena). "Non solo non ci hanno dato la presidenza, come sarebbe stato logico, ma non ci hanno nemmeno fatto entrare nell'ufficio di presidenza", spiegano dal partito di Meloni. Il quadro poi si completa con le Amministrative. Se sulle cinque grandi città che andranno al voto e sulla Regione Calabria una difficile intesa è stata raggiunta, in molte città capoluogo di provincia, soprattutto al CentroSud, il Centrodestra è ancora in alto mare senza alcun accordo. Solo per fare qualche esempio Latina, Caserta e Benevento.
Anche a livello europeo, dopo la firma sia di Salvini sia di Meloni sulla carta dei valori delle destre insieme a Le Pen e Orban i rapporti si sono decisamente raffreddati. "Stallo", spiegano sempre da FdI. D'altronde la Lega vorrebbe un unico gruppo mentre Meloni va avanti con il progetto dei Conservatori di ECR. "Siamo al posizionamento, a guerriglia tattica, alla fine alle Politiche andremo tutti insieme", spiegano da Forza Italia. Probabilmente sarà così, fatto sta che i rapporti sono, appunto, inesistenti. "Ma che cosa vogliono? Noi ci siamo presi l'onere di entrare al governo, mediare, lavorare per migliorare i provvedimenti. Loro fanno la vita comoda dall'opposizione...", ribattono piuttosto infastiditi dal Carroccio. E se da FdI sottolineano come Salvini sia "alleato del Pd mentre fa la guerra a noi", dalle parti di Via Bellerio rispondono che "Meloni ha avuto paura e ha scelto la strada più facile, anziché entrare nell'esecutivo e aiutarci ad arginare i 5 Stelle e soprattutto il Pd". A chiudere il cerchio non va dimenticato il caso Copasir con la Lega che continua ad attaccare il neo-presidente Adolfo Urso, FdI, e a chiedere che tutti i membri del comitato si dimettano (richiesta che resterà tale senza probabilmente mai concretizzarsi).
Commenti