Legge elettorale, patto Lotti-Letta. Ma il voto a settembre resta lontano - Affaritaliani.it

Politica

Legge elettorale, patto Lotti-Letta. Ma il voto a settembre resta lontano

Angelo Maria Perrino

Sembra fatta, dunque: si vota a settembre con una legge elettorale alla tedesca. Pd e Forza Italia hanno firmato ieri il patto dello scioglilingua, il Lotti-Letta o Letta-Lotti, dal nome dei due plenipotenziari di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.

Manca solo l'ok di Matteo Salvini, preteso dal Pd (che porta a casa anche l'ok dei Bersaniani) ma non dovrebbero esserci problemi, il leader della Lega dice da sempre che pur di votare a settembre accetterebbe qualsiasi sistema elettorale.

Strilleranno partitini e cespugli, da Alfano ai piccoli dell'estrema sinistra a causa della soglia di sbarramento al 5 per cento che li taglia fuori dal Parlamento, ma la convergenza dei due maggiori partiti rappresentati in Parlamento assicura al Lotti-Letta la forza numerica e politica necessaria.

Si avvia dunque a conclusione una legislatura di fatto finita il 4 dicembre scorso. E si chiude una fase di provvisorietà che non giova al Paese né in Italia né in Europa, dove, dopo la velocissima svolta francese con l'insediamento all'Eliseo del giovane Emmanuel Macron e la molto probabile conferma della cancelliera Angela Merkel alla guida della Germania, le cose si son messe a correre.

L'ultima parola ovviamente spetta al Quirinale, ma stavolta, dopo tanti rinvii e bluff, sembra la volta buona. Alleluia.

P.S. Fonti di massimo livello di parte Pd che hanno partecipato alla trattativa mi confermano il negoziato Lotti-Letta ma ne ridimensionano al momento la portata raffreddando gli entusiasmi. Se ne sta parlando, il tavolo Lotti-Letta esiste ed e' serio ma il cammino da fare per l'intesa finale e soprattutto per arrivare alle elezioni a settembre e' ancora lungo e pieno di incertezze e variabili. Aspettiamo e vediamo