Politica
Letta chiude con le larghe intese e Salvini attacca: "Basta esecutivi col Pd"

"Il governo delle larghe intese termina con questo Parlamento, dopo le prossime elezioni politiche saranno i cittadini a decidere la maggioranza"
Governo, il segretario del Pd Enrico Letta: "Puntiamo ad avere una maggioranza di centrosinistra progressista"
"Il governo delle larghe intese termina con questo Parlamento, dopo le prossime elezioni politiche saranno i cittadini a decidere la maggioranza e noi puntiamo ad avere la maggioranza di centrosinistra che posa governare il Paese secondo un progetto riformatore e progressista".
Enrico Letta, segretario del Partito democratico, dal palco di Jesi, archivia definitivamente i "governi delle larghe intese", e sottolinea, all'indomani delle politiche del 2023, "chiederemo agli italiani un voto e sono convinto che ci sceglieranno, ma se scelgono gli altri se li tengano per cinque anni e noi non andremo al governo comunque".
A Jesi per sostenere il candidato sindaco del centrosinistra Lorenzo Fiordelmendo, Letta afferma; "Governeremo solo se gli italiani sceglieranno il nostro progetto". Le prossime elezioni sono un momento "decisivo", non sono "come mettere un like su un post sui social, che se poi non va più bene lo si toglie. Il voto, una volta che è stato dato, per cinque anni è quello, vorrei che ci ricordassimo quello che è stato nel 2018 e vorrei che pensassimo cosa sarà nel 2023"
Il leader Pd si è detto convinto che "l'alleanza che si presenterà alle prossime elezioni sarà in grado di entrare in sintonia con gli italiani", i quali, "dovranno scegliere tra la nostra proposta, democratica, progressista, per lottare contro le diseguaglianze, per favorire l'inclusione, profondamente europeista, e quella delle destre, sapendo che questa vuol dire 'oggi, subito, io' e soprattutto vuol dire, a livello europeo, avere come riferimenti coloro che oggi stanno distruggendo l'Europa, coloro che oggi sono la quinta colonna di Putin in Europa", con un riferimento diretto al premier ungherese Orban.
"Diciamo con tutta la forza che abbiamo che il nostro Paese potrà essere moderno e inclusivo solamente quando i diritti civili e quelli sociali conviveranno, ha spiegato Letta, questa è la nostra lotta, con la quale l'anno prossimo ci presenteremo al Paese: da una parte ci saremo noi, con la nostra coalizione e il nostro progetto, e dall'altra parte ci le destre, guidate da Salvini e Meloni. E gli italiani sceglieranno".
Governo, Salvini ribatte: "Altri governi con il Pd, passata l'epidemia e finita la guerra, non ce ne saranno più"
Di contro il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di un evento elettorale a Lignano Sabbiadoro, ribatte: "Il governo di responsabilità nazionale non è una possibilità nel 2023. Altri governi con il Pd, passata l'epidemia e finita la guerra, non ce ne saranno più". "La Lega sosterrà la coalizione di centrodestra che ha idee ben diverse dalla sinistra, che insiste con tassa patrimoniale, Ius soli e ddl Zan. Noi vogliamo lavoro, lavoro, lavoro, quindi flat tax, pace fiscale, taglio delle tasse, la difesa della famiglia fondata sulla mamma, sul papà e sui bambini e non su altre cose", conclude.