M5S, Conte ha un amico: la Magistratura
La Corte dei Conte
Per Battisti il problema era avere una donna per amico, per Conte l’amico potrebbe diventare il giudice.
Ieri abbiamo parlato dei nemici politici di Conte, oggi parliamo del potenziale amico non politico, ma nel nostro paese molto politicizzato: la magistratura.
È vero che il partito di riferimento per I magistrati è sempre stato il PD ed è anche vero che i giudici oggi attraversano una crisi di consenso, ma in entrambi i casi le cose potrebbero cambiare.
A partire dal fatto che Magistratura democratica ha cominciato a tirare bordate contro Draghi in tema di vaccinazioni forzate, mentre le piazze si riempiono di cittadini che protestano e che sinora non trovano rappresentazione politica.
L’autunno potrebbe diventare molto caldo e potrebbe venirsi a creare una convergenza tra la magistratura e il M5s sul tema della vaccinazione forzata. Settori no vax sono da sempre presenti nel Movimento, ma qui Conte potrebbe soltanto insistere sul tema della libertà vaccinale in netta sintonia con Magistratura democratica.
Il partito di Conte potrebbe così diventare il partito dei magistrati e questo “partito” potrebbe essergli di aiuto per il suo piano di andare ad elezioni il prossimo anno, ovviamente dopo l’elezione del Presidente della Repubblica.
Perché ? Ma è semplice. Le elezioni anticipate entro giugno 2022 significherebbero stoppare il referendum sulla giustizia voluto da Salvini. Un referendum il cui esito scontato rappresenterebbe un colpo mortale per alcuni settori della magistratura. Evitare quel referendum è l’ unico modo per sopravvivere.
Conte ha tanti nemici ma potrebbe avere un amico molto influente se questo disinnescasse il pericolo del referendum e all’Elevato di Sant’Ilario questo non dovrebbe dispiacere, considerati i problemucci giudiziari del figlio. Non può mica aspettare la prescrizione!
Certo Renzi e Salvini non staranno a guardare lo spettacolo. Il primo vede le elezioni come il fumo negli occhi, ma il secondo entra in grosse difficoltà. Vuole il Referendum e non vuole le elezioni? Verrà considerato un nuovo segno di debolezza.
In conclusione, Conte non è messo bene ma ha delle carte da giocare, bisognerà vedere se sarà in grado di farlo.
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