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Politica
Manovra, via libera del Cdm al Dpb. Nodo pensioni, dubbi Lega. E' rinvio

Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il Documento programmatico di bilancio (Dpb) che disegna la cornice della manovra. Nel corso della riunione la Lega ha espresso una forte riserva politica sulla soluzione a oggi individuata sulle pensioni con quota 102 e 104, ma il tema sarà discusso nei prossimi giorni in vista del varo della legge di bilancio in un successivo Cdm. I ministri leghisti hanno chiesto e ottenuto di ridiscutere il progetto sulle pensioni per il dopo Quota 100, in scadenza a fine anno, e il leader Matteo Salvini potrebbe parlarne direttamente con il premier Mario Draghi.

Prima del Cdm si era svolta la cabina di regia del governo sul Documento programmatico di bilancio in vista della manovra. Alla riunione, con il ministro dell'Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, hanno partecipato i capi delegazione di M5s, Pd, Lega, Fi, Iv, Leu con i responsabili economici di ciascun partito.

Il Dpb verrà ora inviato a Bruxelles. Dovrebbe valere 23 miliardi la prossima legge di bilancio, da quanto emerso, intanto, al termine della cabina di regia. Secondo quanto riferiscono diversi partecipanti alla riunione, sarebbe stato confermato che alla prossima manovra saranno destinate risorse pari all'1,2% di Pil e il valore si aggirerà intorno ai 23 miliardi.

Con la legge di Bilancio dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo per il Reddito di cittadinanza da circa 1 miliardo per il 2022. E' quanto si apprende da diverse fonti di governo, mentre è in corso il Consiglio dei ministri. In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, per il beneficio dovrebbero essere così a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest'anno, quando i fondi sono stati a più riprese aumentati per fare fronte al maggior tiraggio della misura causa pandemia.

Quota 102 nel 2022 e quota 104 nel 2023. La proposta sarebbe stata presentata in Consiglio dei ministri per la fase transitoria sulle pensioni di superamento di quota 100. Lo si apprende da diverse fonti a riunione ancora in corso. Sul punto però i ministri della Lega avrebbero espresso una "riserva politica", mantenendo i loro dubbi su questa soluzione.

Otto miliardi dovrebbero essere stanziati in legge di bilancio per il taglio delle tasse, si apprende da diverse fonti di governo. La cifra sarebbe stata annunciata nel corso della riunione, ma alcuni rappresentanti dei partiti di maggioranza starebbero chiedendo uno stanziamento maggiore per ridurre il cuneo fiscale.

"Meno tasse sul lavoro, con un taglio del cuneo fiscale di almeno 7 miliardi, nessun ritorno alla Fornero e attenzione a lavoratori precoci e lavori usuranti, stretta sui furbetti del reddito di cittadinanza, più soldi per le indennità dei sindaci: la Lega al governo è una garanzia per famiglie, lavoratori e imprese", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.

"In cabina di regia ci è stata fatta una proposta di circa sette miliardi per il taglio delle tasse, più un miliardo che già era in bilancio: noi pensiamo ci sia lo spazio per uno sforzo ulteriore. Tutti i partiti chiedono di tagliare le tasse: è un po' strano che si faccia col braccino corto, con un terzo delle risorse della manovra. Chiediamo che si arrivi almeno a dieci miliardi, lo abbiamo domandato noi e anche FI", aveva detto Luigi Marattin (Iv), lasciando Palazzo Chigi con il ministro Elena Bonetti. "L'impianto della manovra è ottimo, con tante scelte pro crescita. Ma se ci sono soldi al Reddito, è giusto tagliare le tasse".

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