Politica

Matteo di lotta e Giorgia di governo come il Psi negli anni '70

Di Pietro Mancini

La Lega a il partito della Meloni sempre più in contrapposizione aumenteranno forse i consensi per le Europee, ma la crisi del Centrodestra sarà inevitabile...

Matteo di lotta e Giorgia di governo come il Psi negli anni 70? Ma il doppio ruolo non giovò ai socialisti

Matteo Salvini ha accolto a Pontida Marine Le Pen, “putiniana” e leader, in ascesa, dell’opposizione a Macron. Ma con l’inquilino dell’Eliseo Giorgia Meloni, che ha ricevuto Ursula Von der Leyen a Lampedusa, sta concordando una soluzione sugli ingressi dei migranti in Europa. Insomma, Matteo dI lotta e Giorgia di governo. 

LEGGI ANCHE: Pontida, un successo per la Lega nonostante l’oscuramento mediatico

La linea dei giovani capi della maggioranza mi ricorda gli “equilibri più avanzati” di De Martino, segretario del Psi che, nei primi anni 70, nell’esecutivo, coesisteva con la DC. Ma, negli enti locali, firmava alleanze con il forte PCI di Berlinguer. Tale strategia non giovò ai socialisti, che scuotevano l’albero, i cui frutti, cioè i voti, venivano mangiati dai comunisti.

LEGGI ANCHE: Financial Times, attacco a Meloni: "Luna di miele finita con gli investitori"

E oggi? La Lega e il partito della Meloni, coprendo entrambi i fronti, aumenteranno, forse, i rispettivi consensi alle Europee: si vota con il proporzionale. Prima o poi, tuttavia, competizione tra Salvini e Meloni non potrebbe provocare la crisi del centrodestra, anche a causa dell’assenza di Berlusconi, che avrebbe potuto tentare di mediare, componendo le divisioni tra la Premier e il Capo del Carroccio?