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Politica

Mentre le Marche affogavano, Crosetto, Acquaroli e Leonardi erano a cena fuori

Di Giuseppe Vatinno

I sindaci di molti comuni marchigiani sono inferociti perché la Protezione Civile ha sottovalutato l'evento catastrofico

Mentre la Marche affogavano, dov'erano Crosetto, Acquaroli? A una cena elettorale

Mentre infuriava il nubifragio che nelle Marche ha distrutto ed ucciso (11 finora le vittime accertate) i politici se ne stavano beatamente mangiando. Infatti sia il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che uno dei fondatori di Fratelli d'Italia, Guido Crosetto, si sono incontrati domenica 15 settembre ad una cena elettorale a Porta Picena.

Ma il fatto grave non è la tradizionale abbuffata elettorale - a cui la gente si è più o meno assuefatta - quanto il fatto che la legge regionale designa come responsabile locale della Protezione Civile proprio il presidente della Regione che in quel momento insieme a Crosetto e alla coordinatrice di Fratelli d’Italia Elena Leonardi - come riportato da Il Resto del Carlino - stavano beatamente festeggiando.

Inoltre l'assessore regionale alla protezione Civile Stefano Aguzzi era pure lui ad un evento elettorale mentre il fiume Misa tracimato portava la distruzione agli abitanti di quelle sfortunate terre. Dunque i due che avevano potere diretto di difesa e protezione civile se ne stavano a mangiare mentre sarebbero dovuti precipitare alla sala operativa di Ancona visto che le eccezionali piogge erano iniziate ben due ore prima degli eventi elettorali.

Questa volta Guido Crosetto è stato sfortunato visto che si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Infatti, mentre fuori viene giù il mondo in una terribile notte di tregenda, lui viene ritratto sorridentissimo abbracciato ad un altrettanto sorridentissimo Acquaroli (nomen est nomen) in una foto che rimarrà storica. I sindaci di molti comuni marchigiani sono inferociti perché la protezione Civile ha sottovalutato l'evento catastrofico. Hanno infatti spiegato di aver ricevuto un bollettino con allerta gialla, cioè un livello di rischio basso.

Il capo del Dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio ha dichiarato: "I bollettini sono pubblicati, appare abbastanza evidente che l'evento come si è sostanziato è stato molto molto peggiore rispetto a quello che era stato previsto, quindi questo influisce sulla catena di allertamento. Adesso dobbiamo concentrarci sulle cose da fare, sul tema dell'allertamento bisognerà approfondire ma è un dato di fatto che l'evento è stato peggiore rispetto a quanto previsto. Ha piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove durante un anno intero in queste zone e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove nel periodo estivo. Quindi è stato un quantitativo di acqua che si è riversato sui territori in maniera repentina creando lo scompiglio e purtroppo anche la tragedia e la morte".


Chiaro il solito giochetto. Curcio ammette che l'evento è stato imprevisto ma i cittadini pagano lautamente questi signori proprio per prevederlo. Sarebbe il caso di fronte a questa tragedia che chi ha sbagliato almeno paghi. Si dimetta Curcio e chi ha sbagliato le previsioni e facciano pubblica mea culpa i politici goduriosi come Crosetto, Acquaroli e Leonardi.

Per la cronaca la procuratrice capo della Procura di Ancona Monica Garulli ha appena confermato che: "Dal punto di vista della dinamica degli eventi quello che si riscontra in questo momento è che non c'è stato un'allerta da parte della Regione Marche nei confronti dei Comuni". Appunto. I responsabili paghino, una volta tanto.