Politica
Missione Russia, era già tutto pronto. Dall'ok di Chigi all'arrivo solo 12 ore



L'ex presidente del Consiglio Conte è stato sentito dal Copasir ma non ha chiarito tutti i dubbi. Esposto dell'ambasciatore russo e sospetti
Missione Russia, restano i dubbi sulle reali intenzioni
La questione missione russa anti-Covid in Italia continua a far rumore e adesso anche il Copasir ha deciso di vederci chiaro. Sono ancora troppe le cose che non tornano in questa vicenda. Quando fu siglato l’accordo tra Roma e Mosca per la missione dei militari russi sulla pandemia? E che cosa davvero fecero in Italia i 104 specialisti atterrati all’aeroporto di Pratica di Mare la sera del 22 marzo 2020? Sono i due interrogativi principali - si legge sul Corriere della Sera - che rimangono aperti dopo l’audizione dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte di fronte al Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti.
Durante la relazione di oltre due ore, - prosegue il Corriere - Conte non avrebbe chiarito i dubbi principali di quell’operazione, come ha sottolineato il senatore Ernesto Magorno. Tanto che nei prossimi giorni potrebbero essere svolti altri accertamenti convocando i ministri in carica all’epoca, ma anche acquisendo la documentazione sui costi e soprattutto sui materiali consegnati visto che ufficialmente si trattava di dispositivi — mascherine, tamponi, ventilatori — in quantità esigua. Ma resta un altro dubbio, dall'ok all'operazione all'arrivo in Italia della spedizione russa sono passate meno di 24 ore, forse addirittura 12. Come è stato possibile organizzare una missione simile in così poco tempo? L'ambasciatore russo in Italia presenterà un esposto ufficiale del Cremlino, ma non ha accettato di rispondere alle domande.