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Politica
Nuovo voto, sì alla commissione Covid. Ira delle opposizioni: "Colpo di mano"
Camera dei Deputati 

Covid, ok alla commissione (in seconda votazione): le opposizioni lasciano i lavori per protesta

In commissione Affari sociali alla Camera è stato effettuato un nuovo voto sul mandato al relatore per l'istituzione della commissione d'inchiesta sul Covid. Dopo la prima votazione, terminata 11 a 11 - che ha decretato la bocciatura - alla ripetizione le opposizioni hanno lasciato l'Aula in segno di protesta, lamentando la "forzatura" da parte della maggioranza. A quel punto il mandato è stato assegnato con i soli voti della maggioranza stessa.

"La destra deve saper perdere, troppo facile imporre le proprie posizioni rompendo le regole”. Così Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, vicepresidente della commissione Affari sociali dopo il voto di oggi sul mandato al relatore per l’istituzione della commissione Covid. Il presidente avrebbe indetto una seconda votazione "per le assenze", causando le proteste delle opposizioni

Covid, Richetti-Bonetti: "Ripetere il voto è di una gravità inaudita, Fontana intervenga"

“Quanto accaduto oggi in Commissione Affari Sociali sull’istituzione della commissione Covid è di una gravità inaudita. La ripetizione di un voto con risultato sfavorevole alla maggioranza è un precedente inaccettabile. Intervenga immediatamente il presidente Fontana per ripristinare il rispetto del regolamento della Camera dei Deputati”. Lo dichiarano il capogruppo e la vicecapogruppo di Azione-Per-Renew alla Camera Matteo Richetti e Elena Bonetti.

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Tra i più critici Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera e vicepresidente della commissione Affari sociali: "Prima il presidente comunica la votazione: 11 a 11, e il mandato al relatore non passa, poi rifà la votazione. La destra deve saper perdere, troppo facile imporre le proprie posizioni rompendo le regole". Ma il capogruppo di Fratelli d'Italia a Montecitorio, Tommaso Foti, ha difeso la votazione bis: "Sul regolamento - ha detto Foti - è previsto che il presidente possa fare la controprova, ma il fatto non sussiste perché il testo sarebbe comunque andato in Aula senza relatore".

Le opposizioni intervengono in aula e si rivolgono al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, perchè "ripristini la correttezza del voto" sulla commissione Covid. Il primo, in Affari sociali, in cui la maggioranza non ha avuto i numeri per il mandato al relatore sulla commissione Covid. E non la seconda votazione in cui il centrodestra ha poi avuto la maggioranza. Il primo a rivolgersi al presidente Fontana è stato Paolo Ciani a nome del Pd alla cui richiesta si sono aggiunti Azione, Avs e M5S. "In nome della correttezza, della lealtà, del rispetto del regolamento e dell'istituzione in cui ci troviamo, quello che è accaduto può rappresentare un vulnus piuttosto grave, la pregherei di ristabilire la correttezza del nostro lavoro". Lo ha detto in aula alla Camera il vice capogruppo del Pd sul voto in commissione Affari sociali sulla commissione Covid.

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"La maggioranza - ha detto Elena Bonetti- non ha avuto i numeri e l'ha ripetuta con un atto di forza. Un fatto inaccettabile. Ci appelliamo al presidente Fontana perchè ripristini quello che è stato un voto regolare. Non vorrei aprissimo a un precedente per cui quando un voto non rispetta la volontà della maggioranza, si rivota. Questa non è democrazia". Per Luana Zanella di Avs si tratta di "una ferita alle istituzioni e anche alle relazioni tra noi".

M5S su commissione Covid: "Gravissimo colpo di mano della maggioranza"

"E' gravissimo il colpo di mano eseguito della maggioranza in Commissione Affari sociali, dove ha prima registrato un clamoroso flop sull'istituzione della Commissione d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid e ha poi modificato in corso d'opera le regole per ottenere il risultato voluto. Il mandato al relatore a riferire in Aula era stato infatti bocciato dalla Commissione, con un duro colpo alle aspirazioni del centrodestra di mettere in piedi questa vergognosa caccia alle streghe nei confronti di chi ha condotto il Paese attraverso la pandemia. A quel punto, con una gravissima decisione, la maggioranza ha fatto ripetere il voto, cercando di rimediare alla figuraccia con un autentico colpo di mano. Per questo motivo, abbiamo deciso di abbandonare l'Aula per protesta". Lo scrivono in una nota i deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari sociali della Camera.

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