Palazzi & potere
Elezioni 2018: Sponsor per il candidato di FI. "Se vuoi ti paga il seggio"

Elezioni 2018: Il tesoriere azzurro scrive agli aspiranti parlamentari tenuti al contributo di 30 mila euro: "A noi va bene anche se li versa qualcuno"
L'onorevole con lo sponsor sarà la grande novità della campagna elettorale 2018. Niente marchio della ditta, logo dell'impresa o della multinazionale sulla giacca, alla Camera e al Senato, ma sarà come se ci fosse. Perché una sorta di "padrino" - finanziere, imprenditore, manager, mecenate - potrà farsi carico degli ingenti contributi da versare subito al partito per ottenere la candidatura, scrive Repubblica. La svolta è introdotta in queste ore da Forza Italia e in tempi di vacche magre in politica, di azzeramento dei finanziamenti pubblici, di campagne elettorali con i fichi secchi, chissà che non faccia scuola.
Il contributo da 30 mila euro adesso «potrà essere erogato anche con il concorso, in tutto o in parte, di soggetti terzi». Ci potrà essere insomma un sostenitore, uno sponsor, che lo faccia al posto del politico. E lo potrà effettuare in due modalità, anche queste descritte nella lettera: «Pagamento diretto al Movimento politico, attraverso bonifico bancario o assegno, con specifica indicazione del nominativo del candidato che si intende sostenere». Oppure, «pagamento al mandatario elettorale del candidato che, a sua volta, provvederà ad erogare il contributo al Movimento politico». Ma attenzione, solo la prima modalità - specifica il tesoriere Messina - cioè il versamento diretto del finanziatore alle casse del partito «consentirà al terzo erogante di usufruire delle agevolazioni fiscali previste in materia».