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Palazzi & potere
L' ultimo espediente renziano: Il Cnel? Si poteva già abolire

Il carrozzone tenuto in vita come simbolo anti Casta. Ma c'era l' accordo per stralciarlo dalla riforma Boschi
 

Cosa non si fa per un Sì.
Prendiamo il caso del Cnel, il Consiglio nazionale dell' economia e del lavoro, che oggi viene esibito da Renzi come uno dei quesiti referendari più qualificanti della sua campagna ultramediatica in vista dell' appuntamento del 4 dicembre. Non dobbiamo, però, farci incantare dal putto fiorentino, scrive Mazzuca sul Giornale, perché quello usato dal premier è solo uno specchietto per le allodole, che poi sarebbero i cittadini italiani, per ottenere quei voti in più, fondamentali, a favore del Sì. Ma proprio perché, sul suo scioglimento, tutti i partiti erano d' accordo, non sarebbe stato assolutamente necessario il referendum confermativo: bastava solo che il provvedimento venisse stralciato dal pacchetto delle altre riforme e approvato dai due rami del Parlamento con la maggioranza qualificata dei due terzi. Un semplice stralcio e basta, ma la richiesta in tal senso, avanzata da parlamentari grillini e da alcuni esperti del settore, non venne affatto accolta dal governo, a cominciare dalla Boschi.

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