Patto per le amministrative Lega-M5S? - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Patto per le amministrative Lega-M5S?

Torino e la Capitale ai cinque stelle, in cambio Bologna e Novara al Carroccio.

È tutto pronto, la strategia è stata studiata nei giorni scorsi. Matteo Salvini farà fuori Guido Bertolaso, il candidato di Berlusconi a Roma. Infilzandolo il prossimo fine settimana con la stessa arma scelta dal leader di Forza Italia per plebiscitare l' ex capo della Protezione civile: le gazebarie. La «gazebata» (copyright Maria Stella Gelmini) prevede un centinaio di chioschi aperti per far esprimere gli elettori romani su un quesito semplice: siete d' accordo con la candidatura di Bertolaso? Non essendoci altri nomi sulla scheda, i cittadini potranno mettere una croce sul sì oppure sul no.

Dunque perché tutto questo attivismo su Roma si chiede francescio bei sulla stampa? Le voci più affidabili su quanto viene discusso a via Bellerio, sede federale della Lega, descrivono un quadro molto più credibile e interessante. Che chiama in causa direttamente il Movimento Cinque Stelle.

Negli ultimi tempi infatti colpiscono i ripetuti attestati di stima che il segretario elargisce a due candidate grilline: la romana Veronica Raggi e la torinese Chiara Appendino. «Entrambe - ha ripetuto ieri alla Zanzara su Radio24 - hanno le idee chiare su quello che bisogna fare. Se nelle due città ci fosse un ballottaggio tra Pd e Grillo, voterei certamente per i candidati dei 5 Stelle».

Questo rinnovato endorsement sulle due ragazze M5s nasconde l' ultimo elemento del piano leghista. Un patto occulto di desistenza tra Lega e Movimento 5 Stelle per lanciare reciprocamente Appendino a Torino, Raggi a Roma e i due candidati leghisti a Bologna e Novara. Una desistenza mascherata, che prevede il voto disgiunto nelle quattro città: a Roma e Torino i leghisti metteranno una croce sulla propria lista e sulla candidata sindaca grillina; in cambio a Bologna e Novara il M5s non si scalderà troppo per far arrivare al ballottaggio i propri candidati.

Lasciando spazio a quelli del Carroccio.