Palazzi & potere
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Tutto quello che c'è da sapere dai giornali di oggi
Referendum, ricorsi al Tar contro il quesito
La svolta inglese contro l’Europa: «Liste per gli stranieri che lavorano da noi»
Def, integrazioni sulla crescita
Caprotti lascia Esselunga a moglie e figlia
Politica e dintorni
Ieri Movimento 5 Stelle e Sinistra italiana hanno presentato ricorso al Tar perché intervenga per bloccare la formulazione del quesito del referendum del prossimo 4 dicembre. Il quesito così formulato, denunciano i due partiti, «finisce per tradursi in uno spot pubblicitario a favore del governo». Ambienti del Quirinale, chiamati in causa dai ricorrenti, avvertono che il quesito è stato valutato e ammesso dalla Cassazione. Paola Di Caro sul Corriere della Sera.
Sulle stesse pagine, Emanuele Buzzi: “M5S vota le regole, Grillo in ansia per il quorum”. I militanti stanno snobbando la votazione online sul sito del Movimento per scegliere quali modifiche apportare al Non Statuto e al regolamento. Tutto nullo se non si raggiunge quota 100 mila iscritti. E Grillo: «Fuori chi viola le norme. Ora 3 probiviri, ricevo una querela al giorno».
Sul Messaggero il retroscena di Giampiero Timossi: “Il patto governo-Berlusconi che spaventa il fronte del No”. Secondo i big di Forza Italia l’esecutivo sarebbe pronto a dare parere favorevole a Strasburgo per la riabilitazione politica dell’ex premier. In cambio il Cavaliere non farebbe campagna per il referendum. La relazione entro il 27 ottobre.
Fausto Carioti su Libero: “Per fare un partito ci vuole un padrone. Forza Italia ferma in attesa della resurrezione di Silvio, Grillo costretto ad azzerare il direttorio per evitare lo sfascio di M5s, il Pd che stenta da quando Renzi ha perso il tocco magico, Lega da sempre appesa al capo. Nell’epoca di tv e internet funzionano le formazioni dove comanda uno solo”.
Economia
Sul Corsera intervista di Federico Fubini a James Hogan, presidente e amministratore di Etihad, che detiene il 49% di Alitalia: «Servono tagli per il rilancio, il governo mantenga le promesse. Ciò che mi delude è che le precondizioni non sono state rispettate, sia dalle istituzioni che dai sindacati».
Su Repubblica un dossier firmato Ettore Livini e Luca Pagni su “l’Italia a due facce”: “Emilia Romagna sopra l’1 per cento, Calabria in coda. Il Mezzogiorno cresce la metà del Nord, ma anche al Sud ci sono punte di eccellenza, in Puglia e Campania. E nei distretti si concentra la produttività”.
Il Messaggero riporta le parole del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda: «Crollo in arrivo per il commercio globale. Il 2017 sarà ancora un anno difficile per l’economia». Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: «Evitare l’errore di partire dai saldi di bilancio e non dall’economia reale».
Dopo quattro anni riparte il dialogo economico con Mosca. Il Sole 24 Ore: “Firmato un accordo su turismo e cultura, mentre si discutono nuovi progetti. Saipem conferma l’interesse verso Nord Stream. Gentiloni: «La fiducia può aiutare la politica»”.
Approvata ieri dal Parlamento europeo una risoluzione dedicata alla situazione di crisi degli storici stabilimenti Caterpillar e Alstom in vari Paesi europei. L’europarlamentare Massimiliano Salini (Ppe-Forza Italia) è riuscito a far inserire nel testo un riferimento all’Italia, su quanto sta accadendo nello stabilimento Alstom di Sesto San Giovanni: «Abbiamo ricordato alla Commissione e al Consiglio europeo che l’industria ferroviaria è la struttura portante dell'industrializzazione europea. Ora ci aspettiamo che il governo italiano colga la palla al balzo per rilanciare trattative con l’azienda e con l'Europa». Ne parla Il Giorno.
Aperto il testamento di Bernardo Caprotti, il patron di Esselunga morto il 30 settembre scorso. Stefano Filippi sul Giornale: “Caprotti affida Esselunga alla moglie Giuliana, e la vendita è congelata. Schiaffo ai figli ribelli: il 66,7% alla vedova e alla loro figlia Marina. Soldi ai nipoti e quadri al Louvre”.
Esteri
La premier britannica Theresa May e la ministra degli interni Amber Rudd annunciano al congresso Tory una stretta contro i lavoratori immigrati e gli studenti stranieri: «Dobbiamo essere più equi all’interno e meno aperti verso gli stranieri». Critici gli industriali e i rettori delle università. Ne parla Paola De Carolis sul Corsera.
Sulle stesse pagine Giuseppe Sarcina: “Il portoghese Guterres guiderà l’Onu. Aveva gestito le emergenze profughi. Il successore di Ban Ki-moon sarà l’ex primo ministro socialista di Lisbona”.
Giordano Stabile su La Stampa: “Tregua in Siria, l’Europa cerca la mediazione. Obama pronto alle armi, e Mosca continua a rafforzare la presenza militare”.
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