Mentre c’è chi si ostina ad insistere morbosamente per accedere alle linee di credito del Mes, il premier procede spedito verso la creazione di una cabina di regia che dovrà decidere come utilizzare i 209 miliardi garantiti dal Recovery fund, in accordo con le Raccomandazioni specifiche per Paese formulate a fine maggio dalla Commissione presieduta da Ursula Von der Leyen. La task force annunciata da Giuseppe Conte, scrive La Notizia, dovrà elaborare un piano di riforme “credibile e ambizioso” da presentare all’esecutivo Ue entro ottobre. In altre parole dovrà puntualmente rendicontare a Bruxelles su quali investimenti intende puntare per usare i finanziamenti (81,4 miliardi a fondo perduto e 127,4 di prestiti) con tanto di tabella di marcia a tappe intermedie: l’erogazione delle varie tranche è legata infatti ad obiettivi da rispettare. La struttura incaricata di gestire le risorse sarà a doppio binario: una parte “politica”, presieduta dallo stesso Conte, che comprenderà i ministri interessati, si occuperà delle scelte e delle priorità di spesa mentre l’attuazione e la redazione dei progetti sarà affidata ad un comitato “tecnico” di supporto.
Palazzi & potere
Commenti