Palazzi & potere
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere. Come funzionano le "correnti" in magistratura? E Renzi che ne pensa?
Un magistrato che decida di stare fuori da uno di questi «partiti» (le correnti) parte svantaggiato. Certo farà carriera, visto che grazie a due leggi del 1966 e del 1973 è automatica: chiunque passi l’esame di Stato sa che gli basterà sopravvivere qualche decennio per ottenere lo stipendio di un presidente di Corte di cassazione. Ma non ne avrà il ruolo. Perché il suo nome non entrerà mai nel mercato delle vacche che le correnti celebrano nel Csm: io voto il tuo candidato a quel certo ufficio, se però tu voti il mio per quell’altro; io aiuto il tuo magistrato a non essere colpito dalla punizione (che magari merita), ma ovviamente tu aiuti il mio. Le trattative sono quotidiane, serrate, frequentissime: immaginatevi che nel 2015 il Csm ha dovuto fare 483 nomine ai vertici degli uffici giudiziari, 284 per incarichi direttivi e 199 per incarichi semidirettivi. Un supermercato.
Interdetti? Stupiti? Perplessi? Sbagliate. Perché è anche peggio di quel che sembra, scrive Maurizio Tortorella su panorama. Un onesto giudice lombardo, un «senza corrente» che tiene al suo anonimato come alla vita, spiega che questo scambismo correntizio ha effetti osceni sulla stessa amministrazione della giustizia. E la storia che racconta è terrorizzante. Prendiamo un certo pubblico ministero, un uomo di fama, impegnato a sostenere l’accusa in un importante procedimento davanti a un certo giudice o a una certa corte. Mettiamo che il pm sia della corrente A, e il giudice appartenga alla corrente B. Si avvicina la sentenza e il pm tiene al risultato, com’è giusto. È allora che parte un gioco sommerso di telefonate, pressioni, segnalazioni, intercessioni... Accade perfino che delegazioni di corrente si spingano a contattare il giudice, di persona. Gli viene spiegato che la corrente A è fondamentale per ottenere una certa promozione che la corrente B ha chiesto per un suo magistrato. E gli si fa capire che, se la sentenza sarà negativa per il pm, è probabile che al Csm i suoi amici di A non saranno molto disponibili ad allinearsi.
Ovviamente il giudice è libero di agire come crede. Ma siete convinti sia sempre facile dire no alla corrente cui hai affidato il tuo destino professionale? Meditate, gente, meditate.