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Politica
Pensioni tredicesima dicembre, aumenti inattesi (non per tutti). Ecco per chi

L’aumento a titolo di perequazione automatica, calcolato all’inizio di ogni anno;

Gli importi mensili lordi delle rate di gennaio e l’eventuale tredicesima;

Gli importi mensili netti;

Le ritenute fiscali e le eventuali addizionali regionali e comunali;

Le detrazioni di imposta applicate;

Le quote associative;

La trattenuta per incumulabilità con l’attività lavorativa;

Il contributo di solidarietà.

Il modello ObisM è consultabile online collegandosi a “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Il prospetto di pensione e il modello OBIS/M”.

La rata di dicembre 2022 conterrà anche un importo aggiuntivo di 154,94 euro, introdotto dalla Legge finanziaria 2001 (Legge 23 dicembre 2000 numero 388, articolo 70) in favore dei titolari di pensione il cui importo complessivo annuo non superi il trattamento minimo (pari, per il 2022, a 525,38 euro mensili corrispondenti a 6.829,94 euro annui). La somma spetta a patto che l’interessato:

Non possieda un reddito complessivo individuale assoggettabile ad Irpef, relativo all’anno stesso, superiore a una volta e mezza il trattamento minimo;

Non possieda, se coniugato, un reddito complessivo individuale, assoggettabile ad Irpef, relativo al medesimo anno, superiore a una volta e mezza il trattamento minimo e, nemmeno, redditi cumulati con quelli del coniuge, per un importo superiore a tre volte il trattamento minimo (il cumulo dei redditi è da escludersi per il coniuge legalmente ed effettivamente separato).

Il pagamento della maggiorazione è in ogni caso effettuato in via provvisoria a livello centrale, salvo la verifica che verrà successivamente effettuata sulla base dei dati reddituali.Al contrario, per le pensioni della gestione pubblica, il pagamento non viene gestito come centralizzato, ma sarà effettuato dalle diverse strutture territoriali, in base alla verifica preliminare dei requisiti richiesti.

La pensione di dicembre riporterà in pagamento anche la cosiddetta “seconda tranche” della somma aggiuntiva 2022 (quattordicesima), a beneficio di:

Pensioni della gestione privata, con riguardo a coloro che perfezionano il requisito anagrafico per l’accesso al beneficio (64 anni di età), dal 1° agosto al 31 dicembre 2022, nonché per chi diventa titolare di pensione nel corso dell’anno corrente, al ricorrere delle ulteriori condizioni richieste;

Pensioni della gestione pubblica, in favore di quanti perfezionano il requisito richiesto (64 anni di età) dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, oltre a coloro che diventano titolari di pensione nel corso dell’anno corrente, al ricorrere delle ulteriori condizioni richieste.

La somma aggiuntiva è differenziata in base agli anni di contribuzione e alla fascia di reddito in cui si inquadra il beneficiario, ossia fino a 1,5 volte il trattamento minimo ovvero fino a 2 volte il trattamento minimo.Il tetto massimo reddituale, oltre il quale il beneficio non spetta, come chiarito dall’Inps con il Messaggio del 28 giugno 2022 numero 2592, viene “incrementato dell’importo del beneficio, diverso per ciascuna fascia contributiva”.

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Tags:
pensioni tredicesima aumenti





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