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Politica
Piano Ue, Meloni: "Conte uscito in piedi". Ma per Salvini è una "fregatura"

Coro unanime di elogi nella maggioranza di governo per il risultato raggiunto dalla delegazione italiana a Bruxelles in un Consiglio europeo che ha deliberato il maxi piano finanziario dove la resistenza fisica (e al sonno) ha fatto la differenza. Arriva da Matteo Renzi il primo commento positivo sull’esito dei negoziati. "Chiuso l'accordo a Bruxelles. Un ottimo risultato per l'Italia, un capolavoro politico per l'Europa. Davanti alla crisi l'Europa c'è e batte un colpo storico - scrive su Facebook l’ex premier".

Soddisfazione dalla Farnesina con Luigi Di Maio che parla da vero e proprio europeista e rivendica l’appoggio dei pentastellati in Ue alla Commissione von der Leyen, allontanando definitivamente quelle venature euroscettiche che avevano caratterizzato il primo Movimento 5 Stelle. "Oggi l'Europa ha dimostrato di essere cambiata, di pensare all'interesse comune di tutti gli Stati membri – ha scritto Di Maio su Twitter - All'Italia una fetta sostanziosa: 209 miliardi di euro. È un risultato fondamentale per il nostro futuro, frutto del lavoro del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di tutti i ministeri coinvolti e del corpo diplomatico italiano, che ringrazio. A dimostrazione che può esserci un'Europa diversa”.

Gli fa eco Alessandro Di Battista, accusato dai suoi, solo poche settimane fa, di voler indebolire il governo. ''Conte ha ottenuto un risultato eccellente che solo la solita fazione di anti-italiani non riconosce. È stato Conte ad ottenere miliardi di euro per l'Italia? Sì, quindi è bene che sia lui ad avere la responsabilità della gestione di queste risorse”. Dal Nazareno Nicola Zingaretti – che dopo aver evocato il Mes a trattativa ancora da concludere – ha scritto su Facebook che “l'Europa c'è ed è più forte e vicina alle persone. Un'Europa popolare. Grande battaglia del Governo Conte e bella vittoria per l'Italia".

Si frega le mani il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri pronto a spendere un maxi fondo da 209 miliardi. "L'Italia ha un'opportunità unica di rilancio per un'economia più sostenibile, digitale e inclusiva". Sempre da via XX settembre, il viceministro all'Economia Antonio Misiani la chiama "Una svolta storica” e per l’ex premier Mario Monti si tratta di un "accordo molto positivo” raggiunto da “un’Europa che è qui ed esiste". Da Bergamo il commento netto del sindaco Giorgio Gori: "L'accordo sul Recovery Fund vale, da solo, il governo Conte bis“. Riconoscono il merito i vertici di Forza Italia che hanno incassato il ringraziamento diretto del premier nelle prime ore dell’alba a trattativa chiusa. "Va dato atto al premier Conte di aver strappato un risultato più che soddisfacente, che consentirà all'Italia di ripartire se riuscirà a mettere in campo un piano rapido e concreto di riforme strutturali". afferma la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, in una nota.

"Siamo soddisfatti del fatto che l'Europa si sia dimostrata più solidale rispetto al 2008. C'è stata la resistenza di alcuni paesi e questo deve farci riflettere sul futuro”, ha dichiarato il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. "Abbiamo tifato per l’Italia in ogni momento. Con la coscienza a posto ora, a negoziato concluso, voglio dire che Conte è uscito in piedi ma poteva e doveva andare meglio. Gli riconosciamo di essersi battuto per contrastare le pretese egoistiche dei Paesi nordici ma il risultato finale purtroppo non è quello che speravamo", ha dichiarato il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Resta scettico, l’unico nel panorama politico italiano, il leader della Lega Matteo Salvini che parla di “fregatura in fondo all’accordo” che comporta "il ritorno alla Legge Fornero" oltre a “tasse sulla casa”. Ma su questo, ha assicurato, "il governo olandese si attacca al tram". In ogni caso, “si tratta di soldi, anche quelli a fondo perduto, che andranno restituiti", ha sottolineato. Per l'Italia, ha affermato, si tratta di "una resa senza condizioni alla Commissione".

Sempre in casa M5s, per il reggente Vito Crimi è un “risultato storico” ottenuto dopo aver “battuto pugni sul tavolo”. Per il ministro Sviluppo Economico Stefano Patuanelli si tratta di una “rinascita culturale importante verso una comunità vera” e "Passaggio cruciale nella politica delle istituzioni comunitarie”, per il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro. "Da oggi c’è più Europa – afferma il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova, giocando con le parole che identificano il proprio partito - Non sono (ancora) gli Stati Uniti d'Europa che vorremmo - ha aggiunto - ma la risposta alla crisi delle istituzioni europee è potente“. Reazione all’insegna dell’ottimisimo anche dalla Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan: "E' un fatto molto positivo l'accordo tra i governi europei per il Recovery fund. Ma ora l'Italia non deve sprecare questa occasione storica".

 

 

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