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Politica
Quirinale 2022, seconda fumata nera. Voti per Mancini, De Sica e mamma Regeni
Camera dei Deputati

Quirinale 2022, le votazioni del secondo giorno in diretta su Affari: tutte le ultime notizie

 

Draghi? Casini? Amato? Cartabia? Mattarella? Chi sarà il prossimo capo dello Stato? Segui su Affaritaliani.it tutte le ultimissime notizie sul voto del Quirinale.

 

Quirinale 2022/ VIDEO

 

Quirinale 2022/ La seconda giornata di votazioni

Quirinale: Fico, 976 votanti e 527 schede bianche

Va a vuoto anche il secondo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica. Il presidente Roberto Fico da' quindi lettura dello spoglio: 976 i votanti, nessun astenuto, 125 i voti dispersi, 527 le schede bianche e 38 le nulle. I piu' votati, entrambi con 39 preferenze, Sergio Mattarella e Paolo Maddalena, candidato di Alternativa, componente del gruppo Misto.

Quirinale, seconda fumata nera. Voti: Paolo Maddalena e Mattarella (39). Preferenze per Mancini, la mamma di Regeni e...

Ancora una fumata nera nel secondo giorno di votazioni per eleggere il presidente della Repubblica. Prevalgono le schede bianche. Aumentano i voti rispetto alla prima tornata anche per Mario Draghi, Casini, Berlusconi e Bersani. Umberto Bossi ottiene 12 preferenze. Luigi Manconi, proposto da Sinistra italiana e Europa Verde, ottiene 8 voti e altrettanti ne conquista Marta Cartabia votata da Azione e Più Europa. Tra i 'nominati' ci sono il ct azzurro Roberto Mancini, Paola Regeni (mamma di Giulio), Aldo Moro, Christian De Sica, Pietro Paolo Rimonti (manager napoletano che vive a Milano e che e' stato vicepresidente di Samsung), Gianmarco Chiocci (giornalista), Giorgio Lauro (conduttore di Un giorno da pecora), Nino Frassica, Paolo Savona (presidente Consob), Claudio Lotito (presidente della Lazio), Nino Di Matteo (Csm), i Enrico Ruggeri, Claudio Baglioni, Alberto Angela, Serafino Generoso (esponente della Democrazia cristiana in Lombardia), Francesco Verderami, Fulvio Abbate e Massimo Giletti.

Quirinale, Letta: "Chiudiamoci in una stanza fino alla soluzione"

"La nostra è una proposta molto costruttiva: chiuderci dentro una stanza e buttiamo via le chiavi. Pane e acqua, fino a quando arriviamo a una soluzione. Il Paese non può aspettare giorni e settimane di voti e schede bianche". Lo ha detto il leader del Pd Enrico LETTA dopo il vertice del centrosinistra.

Quirinale: Pd-M5S-Leu, su nomi centrodestra no condivisione. Proposto vertice tra le delegazioni

"Prendiamo atto della terna formulata dal centrodestra che appare un passo in avanti, utile al dialogo. Pur rispettando le legittime scelte del centrodestra, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi quella larga condivisione in questo momento necessario". È quanto si legge in un comunicato congiunto M5s-Pd-Leu al termine dell'incontro per fare il punto sull'elezione del presidente della Repubblica. "Riconfermiamo la nostra volontà di giungere ad una soluzione condivisa su un nome super partes e per questo non contrapponiamo una nostra rosa di nomi", aggiungono. "Nella giornata di domani proponiamo un incontro tra due delegazioni ristrette in cui porteremo le nostre proposte", conclude il comunicato.

Quirinale: Nordio, tremo davanti a prospettiva 

Una prospettiva che "fa tremare". Cosi' Carlo Nordio, contattato dall'AGI, definisce l'orizzonte del Quirinale. Alla domanda se si sia convinto a 'sposare' la proposta del centrodestra oppure se quella di Giorgia Meloni e Matteo Salvini sia un'iniziativa che non tiene conto della sua volonta', Nordio ha risposto: "Questo no. Il Presidente e' il primo magistrato dello Stato e qualsiasi magistrato, come me alla fine della carriera, e' onorato e lusingato di sentirselo proporre. Ma poiche' esercita anche tante altre funzioni, chi ha fatto sempre e solo il magistrato si sente tremare davanti a una simile prospettiva".

Quirinale: Patuanelli, da centrodestra nomi di peso

Quelli della rosa presentata dal centrodestra "sono sicuramente nomi di peso". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura e capo delegazione M5S al governo, Stefano Patuanelli ai cronisti presenti a Montecitorio

Quirinale: Meloni, da Letta passo in avanti

"Da Letta una buona risposta, un passo in avanti", ha spiegato Giorgia Meloni, commentando la dichiarazione del segretario Dem.

Quirinale, Letta: da centrodestra nomi di qualità

"Nomi sicuramente di qualità, li valuteremo senza spirito pregiudiziale". Così il segretario del Pd Enrico Letta commenta la rosa di nomi proposta dal centrodestra sul QUIRINALE, come viene riferito da fonti del partito.

Quirinale, Salvini: "No Casellati, cariche istituzionali fuori discussione"

Non ci sono i nomi attesi di Elisabetta Casellati e di Antonio Tajani, nella lista del centrodestra. Per la presidente del Senato, ha spiegato Salvini nel corso della conferenza stampa alla Camera, "riteniamo che le cariche istituzionali debbano essere tenute fuori dalla discussione" ma, allo stesso tempo "crediamo che abbiano in sè la dignità di essere una possibile scelta". Salvini poi non cita Antonio Tajani direttamente, ma dice "non presentiamo dirigenti di partito anche se c'è qualcuno seduto a questo tavolo avrebbe tutti i titoli per ambire a questa carica". aggiungendo di voler ringraziare l'azzurro per "la sua generosità".

Quirinale: Meloni, Tajani non inserito perche' coordinatore Fi

 ''Tajani ha un curriculum fantasmagorico, ma abbiamo deciso di non inserirlo tra i nomi perche' e' il coordinatore di un partito, non volevamo che si dicesse che le nostre proposte fossero fatte per non avvicinare", spiega Giorgia Meloni durante la conferenza stampa del centrodestra.

Quirinale: in rosa centrodestra Moratti, Nordio e Pera

Letizia Moratti, Carlo Nordio, Marcello Pera. Sarebbero queste, a quanto si apprende, le candidature decise dal centrodestra nel corso del vertice con i leader della coalizione.

Quirinale: Renzi, fare presto, si voti due volte a giorno

Matteo Renzi, spiega ai giornalisti in Transatlantico. "Auspico si metta fine a questo balletto e che la presidenza inizi a farci votare due volte al giorno: c'è una crisi internazionale pesantissima, una crisi economica legata agli aumenti del costo dell'energia, le famiglie delle scuole materne ed elementari che hanno regole assurde per la Dad, almeno il Parlamento abbia consapevolezza e spero accelerino sul voto. Si faccia politica, sono molto preoccupato, il mio è un appello a fare bene e fare presto"

Quirinale: Salvini, Frattini non lo conosco. Non va bene

"Io leggevo adesso di Frattini che non conosco, che non va bene a prescindere, prima ancora che qualcuno lo proponga. Io adesso faccio una riunione per raccogliere nomi e non lo conosco Frattini". Cosi' il segretario leghista Matteo Salvini.

Quirinale, confronto Conte-Di Maio in cabina di regia su veto a Draghi

Il veto su Mario Draghi al Colle continua a dividere il leader del M5S Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri, già capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. Lunedì, raccontano fonti M5S presenti alla riunione all'Adnkronos, il tema sarebbe stato a lungo dibattuto tra i due nella cabina di regia convocata in serata. Nessuno scontro, viene assicurato, ma un confronto serrato, un 'botta e risposta' tra i due che ha monopolizzato parte della riunione.

Conte, raccontano, avrebbe spiegato che il veto non è sulla persona, che il profilo di Draghi è alto e autorevole, ma sarebbe un errore spostarlo da Palazzo Chigi, dove è stato messo per una mission che è ancora da portare a termine: lotta alla pandemia e Pnrr. Oltre a rimarcare come sarebbe difficile per il M5S entrare in un nuovo governo, perché se Draghi salisse davvero al Colle allora verrebbe meno il motivo che ha giustificato, anche agli occhi degli elettori pentastellati, la nascita del governo di unità nazionale. Di Maio, dal canto suo, avrebbe rimarcato come mettere veti sarebbe un errore, perché il rischio è che il Movimento ne esca isolato, con le ossa rotte.

Se Draghi resta a Palazzo Chigi, avrebbe ricordato inoltre Di Maio per far comprendere come il suo non sia un ragionamento di convenienza, io resto al mio posto, al ministero degli Esteri. Nessuna frizione, ma un confronto politico serrato. Dove però è difficile trovare un punto di incontro, perché ognuno, raccontano diversi presenti, sarebbe convinto delle proprie ragioni. Conte fermo sulla volontà di non cedere, "Draghi al Quirinale non lo vuole, raramente l'ho visto così convinto...", spiega un presente. Quanto ai candidati del fronte progressista, per ora resta la convergenza con Pd e Leu su Andrea Riccardi, ma la questione con ogni probabilità tornerà sul tavolo dell'incontro, convocato alle 15, con Enrico Letta e Roberto Speranza. Subito dopo, Conte dovrebbe convocare una nuova cabina di regia.

Quirinale: Paragone, stanno apparecchiando per Draghi

“Stanno apparecchiando per Draghi al Colle perché lui lo vuole assolutamente. Per fare un’operazione del genere deve partire anche una trattativa parallela sulla formazione del nuovo Governo. Siccome Salvini sarà in difficoltà a fare il rush finale della legislatura in ottica elezioni". Così Gianluigi Paragone, senatore di Italexit, è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta su Radio Cusano Campus. "Mi stupisce che qualcuno possa pensare che Draghi, qualora non dovesse andare al Quirinale, possa fare il premier alla vigilia dell’anno elettorale. È difficile che la Lega non dia qualche sgomitata per rafforzare la campagna elettorale. Come fai a fare una campagna elettorale mentre sei coinvolto in un’alleanza insieme a Pd, Movimento e Speranza?”, conclude Paragone.

Quirinale: Iv, lunedì nessuna telefonata tra Renzi e Draghi

Non c'e' stata una telefonata ieri tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il leader di Italia viva Matteo Renzi. Lo afferma l'ufficio stampa di Iv.

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