Politica
Quirinale, Draghi è pronto (pure i leader) ma i parlamentari lo silureranno

Ai parlamentari interessa solo una cosa, ed è arrivare alla fine naturale della legislatura
Quirinale, su Draghi al Colle Palazzo Chigi insiste. Ma i parlamentari non lo voteranno mai
Stiamo assistendo ad una campagna di stampa ben orchestrata, forse persino sponsorizzata da Palazzo Chigi, che insiste su Mario Draghi come nuovo Presidente della Repubblica.
Salto qui tutti i problemi istituzionali che questo comporterebbe: pare non interessino a nessuno.
Forse chi sta puntando in questa direzione dimentica però un particolare che non è da poco. Anzi. Sono i parlamentari che votano il Presidente della Repubblica e lo fanno a scrutino segreto. Anche ammesso che i partiti trovino una intesa su Draghi, i parlamentari non lo voteranno mai, perché sanno benissimo che spostando Draghi ci sarebbe una crisi di governo, con il rischio concreto, molto reale, di elezioni anticipate ( che al momento attuale solo FdI vuole). Una ipotesi di questo genere - votato ma non eletto - finirebbe peraltro con l’indebolire l’immagine di Draghi.
Ai parlamentari interessa solo una cosa: arrivare alla fine naturale della legislatura e possono essere certi che se Draghi resta al governo accadrà proprio questo.
Nessuna crisi di governo, forse qualche piccolo cambiamento interno, ma la certezza che non ci saranno elezioni anticipate.
Filosoficamente si possono preferire le convinzioni alle certezze, ma politicamente è comprensibile che un parlamentare miri anzitutto alla propria sopravvivenza, tanto più che in molti casi ora è un privilegiato e se dovesse “tornare a casa” rischierebbe senza un lavoro di rimanerci.
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